Dissesto idrogeologico, la Scala dei Turchi si sta sbriciolando - QdS

Dissesto idrogeologico, la Scala dei Turchi si sta sbriciolando

redazione web

Dissesto idrogeologico, la Scala dei Turchi si sta sbriciolando

lunedì 02 Dicembre 2019

A Realmonte, dal celebre monumento della natura, sono precipitati centinaia di massi. I pericoli per i turisti. Il governatore Musumeci, "Siamo intervenuti e Interverremo ancora". GUARDA IL FILMATO E LA GALLERY

L’allarme è stato lanciato dall’associazione Mareamico: la Scala dei Turchi, celebre monumento naturale dell’Agrigentino, si sbriciola e centinaia di massi sono venuti giù, durante il maltempo degli scorsi giorni.

I detriti di marna sono collassati sui gradoni naturali della maestosa scogliera di Realmonte.

Secondo l’associazione ambientalista, l’eccessiva cementificazione intorno alla Scala dei Turchi ha modificato il normale deflusso delle acque meteoriche.

L’esagerata frequentazione dei luoghi ha fatto il resto.

“Siamo intervenuti – ha detto il governatore Nello Musumeci, che ad Agrigento ha incontrato il personale regionale negli uffici del Genio civile, della Soprintendenza ai Beni culturali e della Protezione civile – e torneremo a farlo. La natura geologica della roccia, pare che non ci aiuti. Dobbiamo capire quanto questo fenomeno di sgretolamento sia compatibile con l’uso e con l’occupazione di quell’area da parte dei bagnanti e dei turisti”.

“Per cinquant’anni – ha aggiunto -, il territorio è rimasto un argomento tabù. Stiamo spendendo centinaia di milioni di euro, serviranno 2 miliardi almeno per poter tentare di mettere in sicurezza il territorio dell’isola – ha spiegato Musumeci – Per il dissesto idrogeologico facciamo 2, 3 gare d’appalto al giorno, però non basta. Purtroppo non basta”.

La notizia del crollo nella Scala dei Turchi era stata data da Mareamico con una nota in cui si legge “si sta sciogliendo come neve al sole e ad accorgersene siamo solo noi. Ormai sono anni che documentiamo lo stato di abbandono di questo luogo candidato a patrimonio dell’Unesco”.

Solo alcuni mesi fa la Scala dei Turchi era stata riaperta alla fruizione, dopo il crollo del lato est, ripristinato con un’opera di disgaggio finanziato dalla Regione Sicilia.

“Tutti devono sapere – continua la nota di Mareamico – che questo è un luogo estremamente pericoloso. Soprattutto il gran numero di turisti che la frequentano non sono consapevoli del pericolo che corrono durante la sua visita. Non possiamo sempre gridare al miracolo”.

Secondo l’Associazione occorre dunque “un’operazione di responsabilità” ma anche un provvedimento concreto: va interdetto il versante ovest che si affaccia su lido Rossello.

E’ inoltre urgente una programmazione e una seria gestione del sito, attraverso il contingentamento delle presenze.

“La Scala dei Turchi – conclude la nota di Mareamico – richiama ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, con un riverbero importante sull’aspetto turistico e di conseguenza economico del territorio, merita dunque la giusta attenzione”.

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