Saranno realizzati dal Distretto a prezzi competitivi e destinati a scuole, università ed enti di formazione professionale
PALERMO – Alla fine, dopo le rimostranze e le lamentele, è arrivata la commessa destinata al distretto di meccatronica per la produzione di mascherine e dispositivi di prevenzione anti-covid e sanificazione “made in Sicily”. Si tratterà di prodotti, a prezzi competitivi, per scuole, università ed enti di formazione professionale. È il frutto della convenzione stipulata dal governo regionale guidato dal presidente Nello Musumeci, attraverso gli assessorati regionali dell’istruzione e della formazione professionale e delle attività produttive, e dal distretto meccatronica Sicilia.
“Con questo accordo, che si inquadra tra gli interventi del governo regionale a sostegno del sistema scolastico, abbiamo ritenuto opportuno favorire, da parte degli istituti, l’acquisizione di dispositivi di protezione individuale, a cominciare dalle mascherine Ffp2 per gli operatori dell’infanzia e del sostegno, a costi accessibili e prodotti in Sicilia – sottolinea l’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, Roberto Lagalla -. Inoltre, il distretto assicurerà su richiesta, grazie a un numero verde, una costante assistenza tecnica per garantire il mantenimento di elevati standard di sicurezza nei locali scolastici”.
Una operazione che dovrebbe mettere in qualche modo una pezza alla lunga attesa dei 40 milioni stanziati e mai arrivati per la riconversione delle aziende anti-covid. Si tratta di investimenti che le stesse aziende facenti parte del distretto hanno fatto, riconosciuti dall’Ars come scelta strategica, che al momento non sono stati in alcun modo ripagati. Qualche mese fa se ne era occupato Giovanni Di Caro, capogruppo del M5S all’assemblea regionale siciliana, che aveva reclamato a gran voce la commessa, ritenendo la sua mancanza “l’ennesima promessa a vuoto del governo Musumeci, con un conto salato per le imprese che hanno già investito in formazione e tecnologia per la riconversione”.
Grande quindi la soddisfazione attuale. Antonello Mineo, presidente del distretto produttivo meccatronica Sicilia, ha voluto esprimere la propria soddisfazione: “Siamo molto soddisfatti del protocollo di intesa firmato con gli assessorati all’Istruzione e alle Attività produttive. Con orgoglio possiamo dire che la competenza, la tecnologia e i Dpi ‘made in Sicily’, grazie a questa firma, vengono messi a disposizione del corpo insegnanti, degli studenti siciliani e del personale scolastico”.
Il distretto produttivo “meccatronica” si estende su tutto il territorio della regione Sicilia. È per lo più rappresentato dalla provincia di Palermo, cui appartengono circa il 63% delle imprese aderenti; include, anche, aziende situate nelle principali province della regione: Caltanissetta, Trapani, Catania, Agrigento, Ragusa, Siracusa.
Il distretto è nato dallʼidea di valorizzare unʼarea di confine, ad alta specializzazione tecnologica, che si colloca tra la meccanica, lʼautomatica, lʼelettronica e lʼinformatica. Lʼutilizzo appropriato di nuovi materiali, lʼintegrazione di tecnologie dellʼautomazione, lʼuso di metodi di progettazione, simulazione, analisi sempre più complesse sono alcune delle sfide della nuova meccanica.
“Convenzioni come quella firmata con il distretto meccatronica – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano – sono la prova più concreta dell’importanza del ruolo e del contributo dei distretti produttivi che la Regione Siciliana ha rinnovato e rivitalizzato nel luglio 2020. Che le imprese facciano sistema tra di loro è importante per il loro futuro, ma anche per la Sicilia che in questo modo può contare su risorse e competenze preziosissime in questa fase così delicata segnata dagli effetti della pandemia”.