Novak Djokovic respinto, non giocherà gli Australian Open - QdS

Novak Djokovic respinto, non giocherà gli Australian Open

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Novak Djokovic respinto, non giocherà gli Australian Open

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giovedì 06 Gennaio 2022

 Il numero 1 del tennis Novak Djokovic ha fatto ricorso contro la decisione delle autorità australiane di cancellare il suo visto ed espellerlo dal paese, rendono noto funzionari di giustizia

Il re del tennis non giocherà agli Australian Open. Si chiude, in 24 ore, l’assurda vicenda dell’esenzione vaccinale con cui Novak Djokovic che ha provato ad aggirare le regole per provare a giocare e vincere lo slam.

La storia

Come è noto il tennista serbo, non vaccinato, è arrivato nel paese con un’esenzione speciale per partecipare al torneo di Melbourne: il suo visto, però, non è stato giudicato regolare ma i legali dell’atleta si apprestano però a presentare ricorso.

Il governo di Victoria ha rifiutato la richiesta a tarda notte prima che atterrasse a Melbourne dove, secondo quanto riportato dai media australiani, non gli è stato accettato il visto presentato.

L’aereo di Djokovic è arrivato all’aeroporto Tullamarine verso le 23:30, ma il visto del campione di tennesi non consente esenzioni mediche per non essere vaccinato, ha detto una fonte informata sulla questione a The Age and the Herald.

Djokovic bloccato in aeroporto

Il serbo è rimasto bloccato all’interno dell’aeroporto, come testimoniato da una foto postata su Instagram da Goran Ivanisevic, nel team del campione dal 2019, dalle 23.30 locali, le 13.30 italiane. In serata è arrivata la decisione definitiva, anticipata da Jaala Pulford, ministra dello Sport ad interim dello Stato di Victoria: “Il governo federale ha chiesto se sosterremo la richiesta di visto di Novak Djokovic per entrare in Australia. Non forniremo a Novak Djokovic il supporto individuale per la richiesta del visto per partecipare agli Australian Open 2022. Siamo sempre stati chiari su due punti: l’approvazione dei visti è una questione per il governo federale e le esenzioni mediche sono una questione per i medici”.

Un caso di politica internazionale

Il padre, Srdjan Djokovic, che parla del figlio separato dal resto del suo team e tenuto sotto controllo da guardie armate: di “Novak da cinque ore è in una stanza dove nessuno può entrare. Questa è una lotta per il mondo libero, non solo per Novak ma per il mondo intero”. La vicenda sta diventando un caso di politica internazionale: il premier serbo Alksandar Vucic ha accusato l’Australia di un “brutto comportamento” nei confronti del campione, mentre è stato convocato per comunicazioni urgenti l’ambasciatore australiano.

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