Nuove regole per termosifoni e condizionatori nelle pubbliche amministrazioni, ecco cosa prevede il decreto
Le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto bollette. Il provvedimento è atteso in aula a Montecitorio lunedì. Le misure stanziate dal dl ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 per fare fronte al caro energia con misure come la cancellazione degli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre e il potenziamento del bonus sociale. La restante parte va a sostegno delle filiere produttive più in difficoltà in questa fase. Sono previste inoltre liberalizzazioni per le rinnovabili e l’aumento della produzione di gas nazionale.
Regole per pubbliche amministrazioni
Nel decreto una stretta a termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni: dal primo maggio 2022 al 31 marzo 2023, la media ponderata della temperatura degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi più 2 gradi di tolleranza e non dovrà essere minore dei 27 gradi meno due gradi di tolleranza. Lo prevede un emendamento approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.
Giornata del risparmio energetico
Istituita per il 16 febbraio la giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili “al fine di promuovere la cultura del risparmio energetico e di risorse mediante la riduzione degli sprechi, la messa in atto di azioni di condivisione e la diffusione di stili di vita sostenibili”. Secondo l’emendamento, il coordinamento delle iniziative, senza maggiori o nuovi oneri a carico dello Stato, spetta al ministero della Transizione ecologica con il coordinamento degli altri ministeri interessati e dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Arera monitora le spese
Un altro emendamento prevede che Arera, l’autorità di regolazione energia, reti e ambiente, dovrà fare relazioni sull’effettivo utilizzo delle risorse per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi di elettricità e gas. La rendicontazione dovrà essere trasmessa entro il 16 maggio al ministero dell’Economia, al ministero della Transizione ecologica e alle commissioni parlamentari competenti. Ulteriori rendicontazioni saranno necessarie dal primo giugno, entro 30 giorni dall’entrata in vigore di nuove misure taglia bollette, ed entro il 31 dicembre di ogni anno.