“Ci auguriamo che nell’iter al Senato del Decreto carburanti si approvino degli emendamenti che raccolgono le nostre istanze, rimuovendo quelle che per noi rimangono le criticità del decreto. Torniamo a ribadire che il cartello del prezzo medio servirà solo ad allineare al rialzo il prezzo finale dei carburanti, con grave danno ai cittadini e ai gestori“.
Ad affermarlo in una nota è Giuseppe Sperduto, presidente Faib Confesercenti, che commenta l’approvazione alla Camera del decreto legge sulla trasparenza del prezzo dei carburanti.
“Il decreto scade il 15 marzo – evidenzia il presidente Faib – e quindi può essere modificato. Speriamo che nell’iter al Senato, anche se il testo appare blindato, siano apportate le necessarie correzioni per evitare di andare incontro, come abbiamo già sottolineato, a un’eventuale contestazione della Ue per manifesta infrazione della normativa comunitaria antitrust”.
“Abbiamo più volte ribadito – continua Sperduto – che siamo a favore della trasparenza, ma che il cartello non è risolutivo in tal senso, anzi diventa un ulteriore onere per i gestori, e che i prezzi dei carburanti, i più pubblicizzati rispetto ad ogni altro prodotto di largo e generale consumo, non vengono decisi dai benzinai, bensì dai titolari degli impianti”.
Quindi, conclude, “auspichiamo che queste riflessioni, da noi chieste più volte a gran voce entrino nel dibattito Parlamentare, al fine di approvare una legge che raccolga le perplessità dei gestori ed il parere dell’Antitrust. Inoltre, invitiamo a proseguire i lavori del tavolo di settore, affinché si intraprenda un percorso costruttivo che porti, quanto prima, ad una generale riforma del comparto”.