Tra le criticità evidenziate, le limitate indicazioni rispetto a composizione della spesa, Pnrr e costi per la difesa
ROMA – “Per una disamina del quadro offerto manca non solo lo sviluppo programmatico (inciso dalla difficoltà di definire al momento una ricostruzione puntuale delle necessità in gioco), ma anche (e soprattutto) un dettaglio informativo determinante su diversi capitoli della politica finanziaria di breve e medio periodo: sono limitate le indicazioni sulla composizione della spesa per settori, non vi sono elementi e indicazioni adeguate sulle modifiche su cui si sta lavorando per il ridisegno del Pnrr, mancano indicazioni sulle scelte che ci si propone di assumere sul fronte della spesa per il settore della difesa. Elementi che rendono difficile valutare la tenuta del quadro complessivo e la sua coerenza con quelle che sono le priorità dell’azione di Governo”. Sono queste le parole con cui la Corte dei Conti ha sottolineato le criticità contenute all’interno del Documento di finanza pubblica, testo approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che dovrà adesso passare dall’esame delle Camere prima di essere sottoposto alla Commissione europea entro il 30 aprile.
Proprio in virtù dell’esame del Parlamento, la Magistratura contabile è stata chiamata a esprimere valutazioni sul Dfp, documento non più chiamato, come in passato, alla ridefinizione degli obiettivi pluriennali di finanza pubblica, ma, nell’ambito del percorso già fissato nel Piano strutturale di bilancio di medio termine…