Un dolore toracico atipico, ricorrente, difficile da interpretare e non riconducibile ai classici fattori di rischio. È da questo segnale, sottovalutato per giorni, che è iniziata la storia di M.M., 37 anni, originario del Bangladesh e residente a Palermo. Un uomo con scarse risorse economiche, fuori dai percorsi sanitari tradizionali, che ha trovato nell’Ambulatorio di prossimità del Pnes (Programma nazionale equità della salute 2021-2027, promosso dal ministero della Salute in collaborazione con l’Inmp) dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo un punto di riferimento grazie al passaparola della sua comunità. Un amico, infatti, gli aveva raccontato del servizio, spiegandogli che molti connazionali ne parlano e lo consigliano proprio a chi non può permettersi visite specialistiche.
Il salvataggio a Palermo
È così che M.M. ha deciso di rivolgersi al servizio, pensato per intercettare e assistere persone in condizioni di fragilità economica. L’équipe cardiologica dell’ambulatorio ha subito compreso che quel dolore meritava un approfondimento urgente. La coronaro-TC, effettuata grazie al percorso dedicato, ha evidenziato una severa malattia aterosclerotica con stenosi critiche delle arterie coronarie. Il caso è stato immediatamente ‘preso in carico’ dalla Uoc di Cardiologia dell’ospedale Ingrassia di Palermo, diretta da Sergio Fasullo. La coronarografia ha confermato la gravità del quadro clinico e ha portato all’esecuzione tempestiva di un’angioplastica coronarica (Ptca) su un ramo intermedio.
Levita: “Segnale importante al servizio dei più fragili”
“L’intervento ha evitato conseguenze potenzialmente fatali come un infarto o una morte improvvisa”, spiegano dall’Asp. “Il fatto che M.M. sia arrivato da noi grazie al passaparola – sottolinea il direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Antonino Levita – conferma che quando i servizi funzionano e rispondono davvero ai bisogni dei più fragili, le comunità lo percepiscono e diventano esse stesse parte del processo di tutela della salute. È un segnale importante, che rafforza la nostra convinzione: rendere i servizi accessibili significa anche rendere le persone più consapevoli e protette”.
Grazie alle nuove strutture create con il Pnes, rivolte ai cittadini meno abbienti che possono usufruire gratuitamente di visite mediche, prestazioni specialistiche, cure e farmaci, è stato possibile garantire una diagnosi precoce a un uomo giovane e privo dei tradizionali fattori di rischio, l’accesso rapido a esami specialistici avanzati, dalla coronaro-TC alla coronarografia e un trattamento salva-vita in tempi ridottissimi.
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