Non sono previste novità per la domanda di disoccupazione nel 2024, soprattutto a livello di requisiti. L’unica differenza sta nell’importo massimo di Naspi fruibile dal disoccupato, lievitato per effetto della rivalutazione (come indicato nella circolare Inps n. 25 del 29 gennaio 2024). Ma come funziona la domanda di disoccupazione? Andiamo a scoprirlo insieme.
L’indennità di disoccupazione è destinata a tutti i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro a esclusione delle seguenti categorie:
Possono, invece, fare richiesta di Naspi i seguenti lavoratori, che hanno perso il posto involontariamente:
E ancora, possono fare richiesta del sussidio di disoccupazione anche:
Per poter presentare domanda e ricevere la disoccupazione 2023 occorre però essere in possesso di ulteriori requisiti, oltre ad aver perso il lavoro. Quali:
L’istanza di disoccupazione va presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro. Scaduto questo termine non se ne potrà fare richiesta, ma i periodi non goduti verranno comunque considerati in caso di domande successive (a patto che rientrino nel termine dei 4 anni).
La prestazione decorre in base a quando se ne fa richiesta: la Naspi decorre dall’8° giorno successivo alla data di cessazione se la domanda viene presentata entro l’8° giorni; dal giorno successivo alla domanda se presentata dopo l’8° giorno.
La domanda per richiedere la disoccupazione deve essere inoltrata esclusivamente in modalità telematica, attraverso il sito dell’Inps. Per la richiesta in autonomia bisogna essere in possesso delle credenziali per accedere al sito Inps: Spid, Cie o Cns.
Per ottenere lo stato di disoccupazione urge soddisfare delle condizioni. Così come illustrato dall’Anpal nella circolare n. 1/2019, lo stato di disoccupazione si ottiene rilasciando la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e rispettando uno dei seguenti requisiti:
Il secondo punto è stato introdotto dal decreto n. 4 del 2019, convertito nella legge n. 26 del 28 marzo 2019, con il quale è stato ripristinato l’istituto della conservazione dello stato di disoccupazione. In sostanza, non perdono lo stato di disoccupazione coloro che pur lavorando percepiscono somme non superiori ai seguenti limiti (aggiornati al 2024):
Le persone che hanno i requisiti sopra descritti sono in stato di disoccupazione e/o possono iscriversi e/o rimanere iscritti al collocamento ordinario e mirato
Con la domanda di Naspi il beneficiario invia automaticamente la Did che tuttavia va comunque convalidata al Centro per l’impiego (dove ovviamente bisogna presentarsi muniti del documento di identità). Si ricorda inoltre che i beneficiari di Naspi hanno l’obbligo di partecipare alle iniziative previste dal programma di politica attiva Gol. In caso contrario si è soggetti a sanzione che a seconda dei casi può comportare la decurtazione di una o più mensilità o persino la perdita della prestazione.
Come puntualmente comunicato dall’Inps con la circolare n. 25 del 29 gennaio 2024, la Naspi corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile degli ultimi 4 anni quando ha un importo non superiore a 1.425,21 euro per il 2024. Per gli importi superiori si aggiunge un 25%. In ogni caso non può superare l’importo annuo di 1.550,42 euro (massimale Naspi 2024). Va ricordato poi che l’indennità si riduce del 3% ogni mese a partire: dal primo giorno del sesto mese di fruizione; dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione nel caso in cui il beneficiario abbia 55 anni alla data di presentazione della domanda. La durata dell’indennità di disoccupazione 2024 dipende dalla storia contributiva del lavoratore: è pari, infatti, alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro. Al massimo, quindi, se ne può beneficiare per 2 anni.
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