Domande per il Reddito di cittadinanza, in provincia, a sorpresa, un vero flop - QdS

Domande per il Reddito di cittadinanza, in provincia, a sorpresa, un vero flop

Vincenza Grimaudo

Domande per il Reddito di cittadinanza, in provincia, a sorpresa, un vero flop

mercoledì 24 Aprile 2019

TRAPANI – Come si era potuto intuire già pochi giorni dopo l’apertura ufficiale delle domande, in provincia di Trapani si rivela un vero e proprio flop il reddito di cittadinanza.

Appena 11.299 le domande inoltrate dall’Inps, l’Istituto nazionale di previdenza sociale; peggio ancora è andata nel comprensorio alcamese: qui sono state presentate la miseria di 1.068 domande negli uffici di via Gaetano Martino dove fanno riferimento, oltre che ovviamente Alcamo, anche Castellammare del Golfo e Calatafimi.

In pratica un bacino d’utenza di quasi 70 mila abitanti che si riscopre tutto d’un colpo con redditi ed evidentemente impossibilitato a presentare domanda. Situazione che inevitabilmente fa emergere come il fenomeno del sommerso nel mondo del lavoro in questo territorio sia più che mai presente, una vera piaga che è viva e vegeta.
Altrimenti, difficilmente si potrebbe spiegare come non si sia fatto accesso a questa misura. Tra l’altro proprio l’Inps di Alcamo è stato quello meno impegnato ad elaborare domande di accesso al reddito di cittadinanza: in provincia di Trapani è fanalino di coda e uno degli ultimi in Sicilia.

Nel capoluogo di provincia l’Istituto di previdenza ha elaborato 3.584 domande, a Marsala 2.324, a Castelvetrano 2.461 e a Mazara del Vallo 1.862. A Trapani, così come in altri Cpi delle città più grandi come Alcamo, nessuna grande folla. Ai Caf stessa cosa: sono loro che hanno l’abilitazione a ricevere le domande e a trasmetterle poi all’Inps del territorio competente. Numeri un pò a sorpresa: infatti secondo le elaborazioni dello Svimez, gruppo di ricerche e studi per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, i nuclei familiari potenziali beneficiari di questa misura nel trapanese dovrebbero essere ben 26.900. Numeri che vengono fuori da tutte quelle famiglie che sulla base dell’ultima dichiarazione dei redditi hanno avuto certificato un Isee da 0 a 9 mila euro e che quindi rientrano tra i beneficiari.

La provincia trapanese si piazza esattamente a metà classifica in Sicilia per numero di famiglie con bassi redditi, poco dietro Agrigento e superata solo da Palermo, Catania e Messina. Da considerare che con un reddito medio di 18.318 euro dichiarato al Fisco nel 2017, quindi sulla base dei redditi del 2016, chi vive nel capoluogo trapanese soffre ancora degli effetti della crisi economica italiana.
In particolare, secondo quanto si apprende da un’elaborazione dei dati statistici delle finanze su base comunale, Trapani segna un -4,34% nei redditi rispetto all’anno di inizio crisi 2009, quindi su redditi 2008. Ogni 100 abitanti i contribuenti sono 58,4, quasi 5 in meno rispetto all’inizio della crisi.

Vincenza Grimaudo

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