Nelle scorse ore, Donald Trump – nel corso di un suo intervento – nega di voler consegnare all’Ucraina dei missili a lungo raggio. In questo caso, sarebbero dei razzi molto precisi che renderebbero possibile colpire obiettivi più in profondità in Russia. “No, non intendiamo farlo”, ha spiegato il presidente degli Stati Uniti ai giornalisti presenti prima di andare via dalla Casa Bianca, secondo quanto riporta la Cnn.
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Nonostante queste parole però, il presidente degli Stati Uniti – durante i colloqui con gli alleati dell’Europa – non ha eliminato la possibilità di consentire l’ingresso di alcune armi offensive in Ucraina, compresi alcuni strumenti da guerra che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha precedentemente richiesto agli Stati Uniti ma non ha ancora ricevuto, secondo quanto riferito alla Cnn da funzionari a conoscenza della vicenda.
L’ultimatum di Donald Trump alla Russa di Putin
Successivamente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha anche smentito la stampa sul possibile “incoraggiamento dell’offensiva ucraina” ai danni della Russia. “No, non dovrebbe colpire Mosca”, ha dichiarato Trump in risposta ai giornalisti che gli chiedevano se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intendesse procedere all’offensiva sulla Russia.
Inoltre, nel corso dei discorsi con la stampa, Donald Trump ha anche annunciato di aver lanciato a Vladimir Putin un ultimatum di 50 giorni per negoziare un accordo di pace, quindi confermando le indiscrezioni che circolavano da diverse ore. In caso di mancato accordo sulle negoziazioni, saranno imposte delle tariffe “severe” contro Mosca.

