La vittima di 18 anni appena compiuti ha raccontato di essere stata abusata sessualmente e di aver ricevuto pressioni per ritirare la denuncia.
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento disposta dal gip su richiesta della Procura della Repubblica di Enna diretta daMassimo Palmieri.
Pochi giorni fa la squadra mobile di Enna ha ricevuto notizia che una ragazza, da poco diciottenne, era stata abusata sessualmente all’interno del nosocomio ennese. Dal racconto della giovane emergeva un quadro indiziario particolarmente grave e le attività della Polizia di Stato hanno permesso di trovare elementi oggettivi commessi dall’ausiliario.
Il dipendente a tempo indeterminato dell’Asp ha messo in atto una condotta subdola finalizzata ad approfittare sessualmente della degente durante il suo ricovero. La vittima, particolarmente turbata per quanto accaduto, assistita dagli investigatori, è riuscita a raccontare ogni dettaglio di quanto successo, soprattutto della pressione e violenza psicologica subita.
Oltre al reato di violenza sessuale, l’ausiliario è indagato per il reato di tentata violenza privata avendo provato a costringere la ragazza a ritrattare quanto denunciato perché altrimenti “lui avrebbe passato dei guai”; anche in questo caso ha utilizzato lo stesso metodo, la violenza psicologica.
Ieri, non appena ricevuto l’ordine di esecuzione della misura cautelare, gli uomini della squadra mobile si sono recati presso l’ospedale di Enna notificando il provvedimento disposto dal giudice all’indagato che si trovava in quel momento in servizio.