Donna venezuelana arrestata a Trapani: la truffa e la latitanza

VIDEO | Trapani, la truffa dell’oro da 300mila euro e la latitanza: venezuelana arrestata dopo un party in hotel

marikacontarino

VIDEO | Trapani, la truffa dell’oro da 300mila euro e la latitanza: venezuelana arrestata dopo un party in hotel

Redazione  |
venerdì 12 Luglio 2024

La donna, insieme all’ex compagno e a un altro soggetto, avrebbe orchestrato una truffa ai danni di un imprenditore interessato all’acquisto di 50 kg di oro.

Una donna venezuelana ricercata dalle autorità del suo Paese da quasi 8 mesi è stata arrestata a Trapani, dai carabinieri della compagnia di Alcamo.

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L’accusa è di far parte di un’associazione criminale dedita a truffe aggravate e riciclaggio di denaro.

L’arresto della donna venezuelana a Trapani

La donna, una commerciante venezuelana residente nei Paesi Bassi, è stata fermata dopo aver partecipato ad una festa di compleanno in un albergo di Mazara del Vallo. Al momento del controllo dei documenti, è risultato che il suo nome era inserito in una “red notice” di Interpol, un mandato di cattura internazionale. La donna è stata condotta presso la Questura di Trapani per il fotosegnalamento e successivamente tradotta nel carcere Pagliarelli di Palermo. Rimarrà a disposizione della Corte d’Appello che dovrà decidere sulla richiesta di estradizione avanzata dal Venezuela.

Le accuse

Stando alle accuse mosse dalla magistratura venezuelana, la donna arrestata a Trapani, insieme all’ex compagno e a un altro soggetto, avrebbe orchestrato una truffa ai danni di un imprenditore interessato all’acquisto di 50 kg di oro. I truffatori avrebbero fatto credere che si trattasse di oro proveniente dalla Banca Centrale del Venezuela, ottenendo il pagamento di una grossa somma, circa 300mila euro. La cifra sarebbe poi stata trasferita su conti di società riconducibili agli indagati, senza che la merce fosse mai consegnata. Per questo reato, il codice penale venezuelano prevede pene fino a 15 anni di reclusione.

L’arresto provvisorio a fini estradizionali è stato eseguito agli inizi di quest’anno anche nei confronti dell’ex compagno della donna. Questo, nel tentativo di sottrarsi alle pesanti accuse, si era rifugiato in Spagna, ove risulta attualmente detenuto.

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