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Donne pronte ad affrontare la menopausa, un convegno al Garibaldi Nesima

Donne pronte ad affrontare la menopausa, un convegno al Garibaldi Nesima

Obiettivo di rafforzare la cultura della prevenzione, migliorare l’integrazione dei percorsi clinici e offrire strumenti concreti

Una riflessione approfondita e condivisa sulla menopausa come fase cruciale nella vita delle donne, con l’obiettivo di rafforzare la cultura della prevenzione, migliorare l’integrazione dei percorsi clinici e offrire strumenti concreti per una gestione consapevole e personalizzata.

Il convegno

Sono stati questi i temi al centro del convegno che si è svolto venerdì 27 giugno nell’Aula di Endocrinologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania, promosso dalla Fondazione Salute e Cultura e dal Dipartimento Materno Infantile dell’Arnas Garibaldi. Sono intervenuti oltre 20 relatori durante i lavori che hanno visto un primo momento di approfondimento dedicato alla menopausa oggi,seguita da una tavola rotonda che ha affrontato il tema della comunicazione: cosa devono sapere le donne, e chi è chiamato a informarle.

Le parole di ettore

Giuseppe Ettore, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Arnas Garibaldi e presidente della Fondazione Salute e Cultura, ha aperto i lavori sottolineando un ritardo culturale e clinico. “La medicina è in ritardo su questo progetto, dove sicuramente anche il partner deve avere un ruolo attivo. Il nostro obiettivo è alzare la sensibilità della donna: non deve immaginare che all’indomani dell’inizio della menopausa basta dire ‘va tutto bene’.

Deve pensare a tutto quello che accadrà, spesso è impreparata. Per questo il medico di famiglia, lo specialista e i consultori devono trovare tempo per spiegare alle donne quale strada scegliere. Se ci sono le condizioni per fare una terapia ormonale, sconfiggendo anche una serie di falsi miti sulla terapia ormonale che oggi purtroppo sono sempre più forti della conoscenza dei vantaggi, ben venga. La terapia ormonale non possono farla tutte le donne, ma quante possono devono farla. Significa rallentare quella forma di invecchiamento che, dalla perdita di memoria e fino all’osteoporosi, coinvolgono la salute a 360°. Centrale l’intervento del professore Stefano Lello, Specialista in Ginecologia ed Endocrinologia al Policlinico Agostino gemelli di Roma, dedicato alla menopausa e alle terapie ormonali.

“Le terapie ormonali sono il primo presidio per aiutare le donne in menopausa. Se non possono farle ci sono le terapie non ormonali, ma l’importante è non lasciare da sole le donne in menopausa. Il nostro slogan – ha spiegato il professore – è vivere la menopausa attivamente. Abbiamo bisogno di donne che siano in salute, vivano bene e per far questo dobbiamo impegnarci tutti, con un approccio multidisciplinare, che prevede un dialogo tra specialisti e tra gli specialisti e le donne. Siamo impegnati in prima persone e la nostra presenza oggi lo dimostra.

“importante una rete di sensibilizzazione”

Il direttore amministrativo dell’Arnas Garibaldi, Carmelo Ferrara, ha sottolineato l’importanza di fare rete e di una sensibilizzazione precoce verso i bisogni clinici delle donne. “Il concetto di rete funziona se collegata con le istituzioni e la società. Le aziende sanitarie e gli ospedali possono offrire servizi – ha detto – ma è fondamentale che si parta da una sensibilizzazione che inizia a livello scolastico. Ad esempio, esista già una scuola a Catania che ha introdotto il congedo mestruale. Il progetto portato avanti dal professore Giuseppe Ettore, che sta affrontando il tema della menopausa, ci garantisce un cambiamento di rotta culturale e sociale che ad oggi mancava”.