Agrigento, Donzelli (FdI):"Non era più sostenibile"

Donzelli: “Superbonus non sostenibile”, ma le opposizioni attaccano

Donzelli: “Superbonus non sostenibile”, ma le opposizioni attaccano

Irene Misilenda  |
venerdì 17 Febbraio 2023

Il coordinatore FdI da Agrigento: "L'incentivo non era più sostenibile". Ma le opposizioni: "Una mazzata per le imprese. Serve una mobilitazione"

“Il superbonus nella misura in cui era stato utilizzato fin ad ora non era sostenibile e non poteva proseguire”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia arrivato ad Agrigento per partecipare all’incontro politico “Al lavoro per la Sicilia”, promosso dalla deputata regionale Giusi Savarino che vede anche la partecipazione di Giampiero Cannella coordinatore regionale FdI.

Sui bonus edilizi, superbonus compreso, si volta completamente pagina. Per i nuovi interventi non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Da adesso in poi, i nuovi lavori si potranno eseguire solo a proprie spese, provvedendo poi alla detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, e pagando meno tasse nei cinque anni successivi. Questa è la svolta attuata dal Governo Meloni. Ma non mancano le polemiche, sia all’interno della maggioranza sia da parte delle opposizioni.

La svolta del Governo Meloni sul superbonus che non piace a Forza Italia in Sicilia

Stamattina, la deputata regionale ed ex assessore Bernadette Grasso ha annunciato che chiederà “formalmente” al governo regionale di intervenire. Per Forza Italia in Sicilia, infatti, la decisione del governo Meloni di fermare il Superbonus rischia di gettare “nel baratro centinaia di imprese siciliane, che vantano crediti per oltre 200 milioni di euro attualmente bloccati”.

Donzelli ad Agrigento spiega il “no” del Governo ai bonus edilizi

Ma Donzelli ha ribadito la linea del governo: “Il superbonus non poteva proseguire, quindi i danni sono dati dalla superficialità di una legge che aveva accontentato qualcuno ma aveva arrecato seri problemi alle casse dello Stato, per le truffe, per le stesse banche che avevano fermato i finanziamenti. C’è una situazione difficile che va risolta, il Governo si prenderà le proprie responsabilità, ma intanto non si può proseguire nel futuro con gli stessi errori nel passato perché non sono sostenibili dalla nazione”.

Donzelli: “Investimenti importanti, lavoreremo per la Sicilia, c’è una bella squadra”

“Ci saranno investimenti importanti in tutta l’economia del mare, sicuramente lavoreremo per la Sicilia, per la posizione geografica che ha, porta d’accesso d’Europa non solo per i migranti, ma per le risorse, il turismo, una grande risorsa da valorizzare”, continua l’onorevole Donzelli che poi conclude: “I siciliani a Roma per difendere una questa Terra, tutti insieme, per lavorare bene, c’è una bella squadra”.

Le opposizioni all’attacco

Ma i partiti di opposizione, come detto, vanno all’attacco. E’ il caso del Movimento cinque stelle, ovviamente, la forza politica che più di ogni altra ha voluto e difeso il Superbonus: “L’intero comparto edilizio – affermano il capogruppo M5S all’Ars Antonio de Luca e il coordinatore siciliano del Movimento Nuccio Di Paola- deve alzare la voce. Occorre una mobilitazione generale per fermare lo scellerato governo Meloni che pur di contrastare misure del M5S non esita a mettere in ginocchio il Paese e a mandare sul lastrico migliaia di imprese e famiglie. Da ieri sera, dopo la folle decisione del cdm di bloccare la cessione dei crediti e perfino la possibilità di farli acquistare dagli Enti locali (cosa per la quale avevamo presentato anche un ddl), abbiamo ricevuto centinaia di chiamate di imprenditori e lavoratori disperati. E Schifani che fa? Anziché mediare con i suoi referenti romani per salvare migliaia di imprese siciliane che speravano in una risposta concreta che le salvasse dal baratro, – proseguono – pianifica una tre giorni a Catania per cercare di mettere ordine tra le file del suo partito quasi allo sbando”

“Non possiamo – dicono i due parlamentari – restare a guardare, mentre l’esecutivo nazionale fa a brandelli il Paese solo per mettere i bastoni tra le ruote al Movimento 5 stelle. Dopo lo stop al reddito di cittadinanza, sta facendo a pezzi il Superbonus che tanto ossigeno aveva dato ad un settore in coma profondo e all’economia italiana. Ci eravamo mossi per risolvere il problema dei crediti incagliati in Sicilia, presentando all’Ars un ddl che consentiva alla Regione di acquistarli, ma il governo Meloni ha pensato a bloccare anche questa via d’uscita. Ora ci chiediamo: l’accanimento è contro il M5S o contro il Paese? All’Ars anche i partiti della maggioranza, a parole, dicono, di volere trovare una via d’uscita, ma i fatti di Roma li smentiscono. E Schifani – concludono – tace e pensa ai fatti di forza Italia”.

E forti critiche giungono anche dal Partito democratico: “Con il provvedimento che blocca la possibilità di cedere i crediti e lo sconto in fattura, ed impedisce alle pubbliche amministrazioni l’acquisto dei crediti fiscali, il governo Meloni dà una mazzata alle imprese ed al mondo del lavoro, e questo avverrà soprattutto in Sicilia dove il tessuto occupazionale ed economico è più fragile che altrove”, ha dichiarato il capogruppo Dem all’Ars, Michele Catanzaro. “Non possiamo restare in silenzio – prosegue – di fronte ad una misura che rischia di uccidere il settore edilizio e di avere effetti a catena su diversi altri comparti: chiediamo al presidente Schifani di non abbassare la testa di fronte a questo ennesimo diktat del governo Meloni e chiediamo a tutti i parlamentari, anche a quelli nazionali eletti in Sicilia a prescindere dal colore politico, di mobilitarsi per impedire questo disastro”.

Irene Milisenda

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