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Dottorato e specializzazione medica: il Tar Lazio riconosce la piena compatibilità dei due percorsi

Dottorato e specializzazione medica: il Tar Lazio riconosce la piena compatibilità dei due percorsi
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Secondo i giudici l’impostazione adottata da alcuni atenei si poneva in contrasto con la legge e con alcuni principi costituzionali.

Con una sentenza destinata a fare giurisprudenza, il Tar del Lazio ha annullato il bando e il provvedimento di esclusione di un medico specializzando che, pur vincitore di un posto di dottorato di ricerca con contratto di apprendistato, era stato costretto dall’Università “La Sapienza” a rinunciare a uno dei due percorsi.

Doppia iscrizione e diritto allo studio

Il giudice amministrativo ha stabilito che gli specializzandi medici hanno diritto a frequentare parallelamente il percorso di dottorato, anche se contrattualizzati con forme di apprendistato, a condizione che non vi sia cumulo economico degli emolumenti. In altre parole, la legge prevede che lo specializzando possa rinunciare alla borsa o al sostegno economico del dottorato, mantenendo però intatto il diritto a proseguire entrambi i percorsi formativi.

Limiti ai regolamenti universitari

La sentenza chiarisce che i regolamenti universitari non possono introdurre vincoli ulteriori rispetto a quanto previsto dalla normativa primaria e secondaria, che già dal 2022 ha aperto la strada alla doppia iscrizione, riconoscendo l’importanza di favorire la crescita accademica e professionale dei giovani medici.

Contrasto con la Costituzione

Secondo i giudici, l’impostazione adottata da alcuni atenei, che di fatto obbligava a scegliere tra specializzazione e dottorato, si poneva in contrasto con la legge e con i principi costituzionali di uguaglianza e diritto allo studio.

Questa decisione rappresenta un precedente fondamentale per tutti i medici in formazione: d’ora in avanti, ogni specializzando avrà la possibilità di intraprendere un percorso di dottorato senza dover rinunciare alla specializzazione, con la sola condizione di rinunciare al doppio sostegno economico.

La soddisfazione degli avvocati

“Siamo felicissimi di questa vittoria – dichiarano gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Floriana Barbata, soci fondatori dello Studio Legale Leone-Fell & C. – perché segna un passo decisivo verso la modernizzazione del sistema formativo italiano. I giovani medici non devono più trovarsi davanti a scelte forzate e penalizzanti. Il Tar ha ribadito che la legge garantisce loro la possibilità di crescere come ricercatori e professionisti allo stesso tempo. Adesso ci aspettiamo che le Università adeguino subito i propri regolamenti, per evitare nuove esclusioni illegittime e dare finalmente respiro alla ricerca scientifica del nostro Paese”.