Frequentando il locale si scopre che a Palermo esiste una piccola comunità francese, di cui non c’eravamo accorti dai tempi degli Orléans
Miracolo a Palermo. In via Tasso angolo via Giusti si trova un delizioso bistrot francese, Maison Gavè, ricolmo di madeleine, chouquette, pain au chocolat, canelès, croque Monsieur, croissant salè e molto altro.
Tutto nasce dalla passione di Julia e Michele, lei di Bordeaux lui di Palermo, anzi Palerme, per la patisserie francese. Entrambi si formano per il tramite di pasticceri francesi e aprono, con molto estro nel luogo della Trattoria degli Artisti, questo localino accogliente, con Edit Piaf ed altre cantanti francesi in sottofondo.
Tutto è caldo e luminoso, curato in ogni dettaglio, Fait avec Amour, com’è scritto sulla t-shirt dei ragazzi che ci lavorano. In particolare citiamo il cappuccino a la cannelle di Paolà, proveniente da Mentone, con accento da Cote d Azur, ma palermitanissima.
È bello che la nostra, a volte sciatta, delabrè, cittadina provinciale possa esprimere questo spirito di intrapresa e di novità, fatto con gusto e competenza. Sa di evoluzione, riscatto, gioventù.
Frequentando il locale si scopre che a Palermo esiste una piccola comunità francese, di cui non c’eravamo accorti dai tempi degli Orléans. Rispetto ai nostri tempi “sdilabbrati” loro hanno un orario molto chic, il locale è aperto dalle 9 alle 18, la domenica dopo il brunch chiude alle 3. Ma comunque tutta la compagnia è Tres Chic, lo sembra pure la clientela per una naturale osmosi. Consiglierei per scaldare l’ambiente il famoso pezzo anni ’80 “Le Freak c’est chic”, anche se qualcuno potrebbe essere tentato di ballare su un tavolino.
Palermo è anche questa, non solo anchove e panelle, cannoli e sfincionello.
La cosa buona di questa città, spesso invasa ed inevasa, è il suo essere multiculturale, melting pot millenario di popoli diversi, casbe, sinagoghe, palazzi spagnoleggianti, ed oggi Douce France.
Così è se vi pare.