“L’ultimo DPCM approvato dal Governo non va verso la strada
giusta per tutelare gli interessi economici del nostro Paese. Chiudere le
attività produttive e imporre restrizioni da coprifuoco vuol dire, di fatto,
distruggere le attività di artigiani e di piccoli e medi imprenditori e dei
lavoratori a loro collegati. Per contrastare il diffondersi del Covid-19
dovremo tenere in considerazione che i più alti fattori di trasmissione si
verificano nelle scuole e nel servizio di trasporto pubblico. Va incentivato il
ricorso alla didattica a distanza, che sicuramente ha un impatto sociale ed
economico minore rispetto alla chiusura delle attività produttive del Paese.
Per quanto riguarda il ‘decreto indennizzi’ sotto l’attenzione dell’Esecutivo,
in linea generale siamo d’accordo con le misure di aiuti stanziati, a
condizione che siano rapide ed esigibili sin da subito. Ciò vuol dire spiegare
a imprenditori e lavoratori come si potrà accedere e quali saranno le
tempistiche previste. Ricordiamo che sono ancora tantissimi gli italiani in
attesa di ricevere la cassa integrazione degli ultimi mesi a causa, appunto,
dei ritardi amministrativi dell’Inps. In tal senso, è necessario avviare un
iter volto a snellire i processi burocratici e un piano di riforme welfare in
grado di ridurre il carico fiscale su imprese e lavoratori”. Lo ha dichiarato
in una nota Paolo Capone, Segretario Generale UGL, in merito all’ultimo
DPCM approvato dal Governo.
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