Giuseppe Fiume a capo di un'organizzazione familiare - il suo braccio destro era il genero - collegata con i clan mafiosi di Catania. Gestivano lo spaccio di cocaina a Caltanissetta, San Cataldo e zone limitrofe
Sgominata nel Nisseno, grazie a un blitz dei Carabinieri, un’organizzazione collegata con i clan catanesi e dedita allo spaccio di cocaina.
Ad agire sono stati militari della compagnia Carabinieri di Caltanissetta, supportati dall’Arma territoriale di Catania, Canicattì e Mussomeli, dal personale dello squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia, dalle unità cinofile di Palermo Villagrazia e di Nicolosi, nonché da una squadra del 12° Reggimento Sicilia.
I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di undici persone accusate di di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Questi i nomi degli arrestati: Giuseppe Fiume, 51 anni, Eros Fabrizio Fiume, 27 anni, Alessandro Fiume, 37 anni, Mario Ragusa, 27 anni, Michele Ventura, 40 anni, Isidoro Di Stefano, 39 anni, Santo Puglisi, 49 anni, Emanuele Cosimo Tringali, 41 anni, Diego Milazzo, 36 anni, Maurizio Emanuel Santoro, 31 anni. Dell’arrestato ai domiciliari sono state fornite le sole iniziali G.D.
L’indagine ha consentito di disarticolare un’organizzazione che, secondo l’accusa, gestiva lo spaccio di stupefacenti nel capoluogo nisseno e nel vicino Comune di San Cataldo grazie a collegamenti con Catania.
Le attività hanno avuto inizio a gennaio 2019, a seguito delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, affiliato al clan Cappello di Catania, che ha parlato di rilevanti forniture di sostanze stupefacenti provenienti da Catania e immesse sulla piazza di Caltanissetta.
In particolare le indagini si sono concentrate sulla figura di Giuseppe Fiume, e del genero Mario Ragusa, entrambi pregiudicati per reati specifici.
Il sodalizio, composto prevalentemente da familiari di Giuseppe Fiume, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si era specializzato nello spaccio di cocaina.