Droga nascosta in mezzo alla 'nduja: arresto a Messina - Video - QdS

Droga nascosta in mezzo alla ‘nduja: l’incredibile scoperta dei carabinieri – VIDEO

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Droga nascosta in mezzo alla ‘nduja: l’incredibile scoperta dei carabinieri – VIDEO

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venerdì 10 Giugno 2022

L'uomo arrestato appariva nervoso durante il controllo dei carabinieri: nascondeva, infatti, della cocaina in mezzo alla 'nduja che trasportava.

Ieri pomeriggio i carabinieri della compagnia di Messina Sud hanno arrestato un 52enne calabrese, già noto alle forze dell’ordine. Pare che l’uomo, infatti, trasportasse droga nascosta in mezzo alla ‘nduja.

Droga in mezzo alla ‘nduja: la storia a Messina

Nel corso di servizi coordinati per il controllo del territorio in zona rada San Francesco, i carabinieri della stazione di Bordonaro hanno fermato un’auto con alla guida un 52enne calabrese.

Durante il controllo, l’uomo ha mostrato un insolito nervosismo: infatti, non riusciva a fornire ragioni plausibili sui suoi spostamenti. Di conseguenza, i militari lo hanno sottoposto a perquisizione personale e veicolare.

L’esito delle attività di perquisizione ha permesso di trovare, abilmente nascosti all’interno di due vani ricavati dietro gli stop posteriori della vettura, circa 3,4 chilogrammi di droga, nello specifico cocaina, suddivisa in cinque panetti e “avvolti” da una pellicola trasparente al cui interno vi era della ‘nduja. Di seguito il video del ritrovamento della droga nascosta in mezzo alla ‘nduja.

I provvedimenti

La cocaina, sottoposta a sequestro, è stata inviata al Policlinico Universitario “G. Martino” di Messina per le analisi di laboratorio. Queste hanno accertato la purezza della sostanza stupefacente e pertanto l’uomo è stato arrestato per trasporto di droga.

Al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, l’arrestato è stato trattenuto nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri di Tremestieri. Si trova in attesa del rito di convalida al Tribunale di Messina. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari; quindi, per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

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