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Droni Croce Rossa per inviare medicine, primo test in Sicilia

Droni Croce Rossa per inviare medicine, primo test in Sicilia
Roma, 12 mag. (askanews) – Droni per il monitoraggio delle coltivazioni, per la lotta a erbe o insetti infestanti, per verificare il vigore vegetativo delle piante o per localizzare terreni con scarsa irrigazione o fertilizzazione. Sono questi alcuni dei principali impieghi dei nuovi “droni-contadino”, che stanno trovando ampia applicazione in agricoltura anche in Italia. Robot volanti vengono utilizzati sempre più spesso pure nella gestione del territorio e nella salvaguardia dell’ambiente, ad esempio per il controllo dei parchi naturali, per la prevenzione e le indagini sugli incendi boschivi e anche per le verifiche sull’inquinamento dell’aria e dell’ambiente. Il punto sull’impiego di queste nuove tecnologie sarà al centro della prossima puntata di “Roma Drone Webinar Channel” (RDWC), il canale in diretta streaming su normativa, tecnologia e business dei droni, che si svolgerà domani sulla pagina Facebook @romadrone sul tema “Droni sul verde. L’impiego degli UAV per l’agricoltura di precisione e il monitoraggio di territorio e ambiente”. “Il settore dei droni in ambito agricolo e ambientale ha avuto inizialmente una crescita lenta in Italia rispetto ad altre applicazioni, forse anche a causa dell’approccio più tradizionale che caratterizza le coltivazioni e la gestione del territorio nel nostro Paese – spiega Luciano Castro, direttore e conduttore di RDWC – Negli ultimi tempi, però, si stanno moltiplicando le soluzioni tecnologiche e le offerte di servizi innovativi, anche grazie alla discesa in campo di grossi player del comparto aerospaziale. In questa puntata di RDWC, dunque, intendiamo fare il punto dello sviluppo di questo settore, presentando molte novità per l’agricoltura di precisione, per lo studio del territorio e anche per la difesa della natura e dell’ecosistema”.

Nel corso di una simulazione, un drone delivery della CRI ha “consegnato” dal porto di Trapani a una nave in mare aperto in soli 5 minuti rispetto ai 35 previsti con un classico trasporto via mare

La Croce Rossa schiera una flotta di 20 droni per inviare medicine ovunque

La Croce Rossa Italiana si affida alla tecnologia per ridurre costi e tempi di trasporto di materiale sanitario urgente con l’obiettivo di essere sempre più efficace nel fornire risposte in emergenza e salvare vite umane. E lo fa attraverso l’utilizzo di droni delivery di ultima generazione configurati ad hoc per la CRI, in grado nei prossimi mesi di trasportare fino a 15Kg di peso con una flotta di 20 velivoli e 50 piloti altamente formati.

Questi mezzi raggiungeranno in brevissimo tempo luoghi remoti, colpiti da calamità naturali o difficilmente raggiungibili e saranno utilizzati soprattutto per la consegna di farmaci salvavita, sangue o tamponi.

Un primo test si è tenuto, di recente sulle coste siciliane.

I piloti CRI, dando vita ad una simulazione, hanno fatto alzare in volo un drone delivery ad un’altezza di 40 metri da terra che dalla banchina del porto di Trapani ha trasportato farmaci urgenti verso la nave GNV Aurelia, tra le imbarcazioni di sorveglianza sanitaria che si trovano in rada in Sicilia per l’accoglienza delle persone migranti. Un’attività, quella della sorveglianza sanitaria a bordo delle navi, che la CRI porta avanti da aprile 2020 anche grazie al supporto del Comitato Regionale siciliano dell’Associazione.

La simulazione, a cui hanno preso parte la Prefettura, il Comune di Trapani e la Capitaneria di Porto che ha impiegato due motovedette a garanzia della sicurezza dell’esercitazione, ha visto arrivare a destinazione il drone in un tempo di cinque minuti e 30 secondi, contro i 35 normalmente impiegati dal trasporto via mare con imbarcazioni di medie dimensioni ed è riuscita perfettamente.

Il drone delivery è stato controllato da terra da un pilota, il quale ha mantenuto sempre un contatto visivo con lo stesso ed è stato coadiuvato da altro personale addestrato a bordo della nave, sempre in costante contatto radio.

La Croce Rossa non è nuova nell’operatività in emergenza e soccorso con l’utilizzo di queste tecnologie ed ha personale formato attraverso la sua Unità Droni, SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto).

Tutti i piloti sono formati presso il Centro Addestramento Nazionale SAPR CRI.