L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) serve a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie. Per ottenere la certificazione ISEE però, serve qualcosa. Come specificato da INPS infatti è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Ma di cosa stratta e come funziona la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)? In questo articolo, fornendoci dei dati forniti dal portale online dell’INPS, tutte le indicazioni sul tema.
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A cosa serve la DSU e a chi è rivolto
A cosa serve la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e cosa contiene? Come accennato, in sostanza questa dichiarazione, denominata come DSU, serve per presentare l’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Come ricordato da INPS, la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata contiene:
- dati auto dichiarati dall’utente;
- dati precompilati forniti dall’Agenzia delle Entrate e INPS.
Questa, dunque, si rivolge ai nuclei familiari che presentano la DSU all’INPS.
Dichiarazione DUS, ecco come funziona l’acquisizione per la precompilata
È possibile acquisire la DSU precompilata attraverso il servizio online “Portale unico ISEE”. Il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato. Come riferito dall’Ente, nella DSU:
- il nucleo familiare è quello dichiarato alla data di presentazione della dichiarazione;
- i redditi sono riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU;
- il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU.
Per acquisire la DSU precompilata è inoltre necessario:
- compilare i modelli base. È possibile richiedere di precaricare le informazioni contenute nell’ultima DSU presente nel sistema informativo dell’ISEE (dati precaricati);
- sottoscrivere quanto autodichiarato.
Per completare la DSU e ottenere l’ISEE, infatti, è necessario:
- inviare i dati autodichiarati al Sistema informativo dell’ISEE;
- ricevere l’autorizzazione alla precompilazione da tutti i componenti maggiorenni del nucleo attraverso l’accesso al Sistema informativo dell’ISEE con le credenziali d’accesso (SPID, CIE o CNS).
L’Agenzia delle Entrate invia poi all’INPS i dati precompilati in suo possesso. Nel caso in cui, invece, il dichiarante scelga di inserire gli elementi di riscontro, il Sistema informativo dell’ISEE richiede all’Agenzia delle Entrate l’esito del controllo sugli elementi di riscontro. Come riporta INPS, infatti, tutto sarà valido solo se questo riscontro è positivo per tutti i componenti, e qundi l’Agenzia delle Entrate trasmette all’INPS i dati precompilati. Questi dati precompilati devono poi essere accettati o modificati dal dichiarante che, inoltre, deve indicare gli ulteriori dati del foglio componente che continuano a essere autodichiarati. Solo al termine di queste attività l’ISEE viene calcolato e reso disponibile.
La validità dell’ISEE con DUS, ecco quanto dura la richiesta
L’ISEE ha validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU. L’ISEE corrente ha validità:
- di sei mesi dalla data di presentazione della DSU ISEE corrente, se vengono aggiornati solo i redditi, a meno che non avvengano variazioni:
- nella situazione occupazionale;
- nella fruizione dei trattamenti. In entrambi i casi l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione;
- fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU corrente, se vengono aggiornati solo i patrimoni;
- fino al31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU corrente, se vengono aggiornati i patrimoni e i redditi, a meno che non avvengano variazioni:
- nella situazione occupazionale;
- nella fruizione dei trattamenti. In entrambi i casi l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione.
L’attestazione è disponibile per qualunque componente del nucleo familiare ed entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU, attraverso:
- l’accesso al servizio online dedicato;
- le sedi territoriali competenti.
Il dichiarante può richiedere l’attestazione allo stesso ente a cui ha presentato la dichiarazione, se ha concesso uno specifico mandato. Per maggiori dettagli, CLICCA QUI per fare l’accesso alla pagina ufficiale di INPS con tutte le informazioni sul tema.

