Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, parla del doppio omicidio che si è verificato sabato a Riposto, nel Catanese.
“A tutti quelli che, come un ex ministro della Giustizia del Pd ed altri esponenti della sinistra, si recano in visita a camorristi e criminali, anche condannati all’ergastolo per reati politici o comuni, segnalo la tragedia che si è verificata in Sicilia, dove un ergastolano, in permesso premio, ha ucciso due donne poi si è suicidato. Sarebbe stato meglio che non avessero concesso questo permesso. Sarebbe meglio maggiore prudenza nelle discussioni sull’ergastolo ostativo, anche a livello di supremi organi del Paese”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI).
Gasparri: “Stop solidarizzare con Cospito”
“Sarebbe ora di smetterla di solidarizzare con il terrorista Cospito, di organizzare cortei di gente di sinistra che aggredisce poliziotti e carabinieri nelle strade. Basta con i ricatti morali”, prosegue Gasparri.
“Anche per quanto riguarda Cospito ci sono norme e garanzie per impedire che con atti autolesionistici si possano porre ricatti allo Stato. Medici e autorità amministrative sanno cosa devono fare per garantire la vita di Cospito. Basta con una propaganda che favorisce soltanto condotte errate”.
Tragedia di Riposto, Gasparri: “Serve certezza della pena”
“È inutile oggi – aggiunge – piangere sull’ennesimo doppio femminicidio, verificatosi in Sicilia, se poi si pende dalle labbra degli ergastolani. Come fanno troppi esponenti della sinistra. La tragedia siciliana è figlia di un permissivismo che va messo in archivio. Le pene devono essere scontate in condizioni di rispetto di ogni diritto, ma devono essere appunto scontate. La certezza della pena è una garanzia per tutti”, conclude.