È ripartito in presenza il “Vittoria Peace Film Fest” - QdS

È ripartito in presenza il “Vittoria Peace Film Fest”

È ripartito in presenza il “Vittoria Peace Film Fest”

mercoledì 15 Dicembre 2021

I direttori artistici Giuseppe e Luca Gambina: “In sala dopo la parentesi in streaming”. Tra i momenti più attesi, il trailer del docufilm sulla vita dei cuginetti Alessio e Simone D'Antonio

VITTORIA (RG) – Fino a domani, presso la Multisala Golden di Vittoria, è in programma la nona edizione del “Vittoria Peace Film Fest”, il concorso cinematografico che intende coniugare la pace nelle sue molteplici articolazioni: da quella interiore a quella tra popoli, gruppi, famiglie, persone. Il festival è un progetto di G&G Cinema Teatri Arene, realizzato in collaborazione con il Cineclub d’Essai di Vittoria, grazie al sostegno di ministero della Cultura, ministero dell’Interno, Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), Assemblea regionale siciliana e con il patrocinio della Città di Vittoria.

“Il festival per la pace e per la vita torna in sala – hanno dichiarato Giuseppe e Luca Gambina, direttori artistici del festival – dopo la parentesi tenutasi esclusivamente in streaming sulla piattaforma di My Movies nel mese di marzo 2021. I film, i corti e i documentari affrontano i temi della difesa dei diritti umani e dell’ambiente”.

Oggi si terrà la presentazione, in anteprima assoluta, del trailer ufficiale di “Una vita davanti. Alessio e Simone il sogno spezzato” un docufilm di Rossella Scribano e Andrea Traina, ispirato alla drammatica storia di Alessio e Simone D’Antonio, due inseparabili cuginetti di undici anni, le cui vite e i cui sogni sono stati brutalmente recisi da un’auto in folle corsa, mentre giocavano sui gradini di casa l’11 luglio 2019. Il docufilm nasce dall’esigenza di tenere viva la loro memoria e di provare a dare un senso alla tragedia che li ha colpiti, insieme alle rispettive famiglie e all’intera comunità di Vittoria, raccontando i sogni, le ambizioni e i desideri di due bambini di 11 anni che avevano solo voglia di crescere e diventare grandi.

L’impulso alla realizzazione del docufilm è frutto della sensibilità della giornalista ragusana, Rossella Scribano, autrice del soggetto, sviluppato con lo sceneggiatore e regista Andrea Traina. Il docufilm, impreziosito dalle musiche originali del compositore ragusano Marco Cascone, è stato realizzato con la collaborazione delle famiglie e grazie al sostegno di Mondial Granit Spa e della Banca Agricola Popolare di Ragusa.

“È stato un progetto fatto di tante emozioni diverse – ha dichiarato Rossella Scribano al QdS -, a tratti molto doloroso, perché abbiamo vissuto, tramite i racconti di chi li ha conosciuti, i luoghi, le persone, le passioni con cui Alessio e Simone si muovevano, nel loro piccolo mondo, fatto di cose semplici, ma autentiche e importanti. Io credo molto nel valore dell’empatia, ovvero della capacità di ‘mettersi nei panni dell’altro’. Questo progetto è stato guidato da questo valore, in quanto nessuno potrà restituire questi bambini alle loro famiglie, ai loro amici, a tutti coloro che li hanno amati, ma possiamo alleviare questo dolore, condividendolo e sentendolo anche nostro. Questo è l’impulso che mi ha mosso nel realizzarlo. Il desiderio delle famiglie è che i loro figli non vengano dimenticati. Questo, dunque, lo scopo ultimo. Insieme al regista Andrea Traina, abbiamo cercato di restituire un ritratto sincero e autentico di Alessio e Simone, che amavano la vita e le piccole cose. Due bambini di soli 11 anni che tramite il loro esempio, ci consentono di riflettere e soprattutto di restituire il giusto valore alla vita”.

“Una vita davanti” intende restituire un ritratto sincero e autentico di Alessio e Simone, due bambini animati da un forte senso di responsabilità e perfettamente consapevoli che l’unica via da percorrere per realizzare i propri sogni era quella dell’onestà e del rispetto delle regole. Grazie alle testimonianze dei genitori, degli amici, degli educatori il docufilm ricostruisce, come i tasselli di un mosaico, le vite di Alessio e Simone, fino ai loro ultimi giorni, spingendo gli spettatori a interrogarsi su temi estremamente difficili, come la legalità, le ingiustizie, la morte, la paura ma anche la vita, la speranza, l’amore. Temi tutti accomunati dalla stessa domanda: “Perché è successo?”. Alessio e Simone attraverso la loro tragica vicenda ci insegnano a vivere con maggiore consapevolezza e onestà. E soprattutto con la speranza che le cose possano cambiare in meglio, se ognuno di noi sceglie di fare la propria parte con coraggio e forza di sognare.

Biagio Tinghino

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