Il cantante, detto il killer, all'età di 22 anni sposò sua cugina di 13 anni Myra Gale Brown
Il cantante e pianista statunitense Jerry Lee Lewis, leggenda del rock’n’roll i cui dischi esplosivi, le esibizioni infuocate e gli scandali della vita reale, segnata da violenze, droghe, alcol e drammi familiari, lo hanno reso una figura affascinante e al tempo stesso temibile, è morto oggi all’età di 87 anni. Famoso per successi come “Whole Lotta Shakin’ Goin’ On” e “Great Balls of Fire“, ha vinto quattro Grammy, tra cui un Grammy alla carriera e due Grammy Hall of Fame Awards. Era stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986 e nel 2022 nella Country Music Hall of Fame. Era uno degli ultimi sopravvissuti dell’età d’oro del rock ‘n’ roll, di cui è stato un pioniere. La sua carriera fu brevemente interrotta quando, all’età di 22 anni, sposò sua cugina di 13 anni Myra Gale Brown.
Lewis è morto nella sua casa nella contea di Desoto, nel Mississippi, con la settima moglie, Judith Brown, sposata nel 2012 (è l’ex moglie di Rusty Brown, fratello di Myra Gale e cugino/ex-cognato di Jerry Lee).
L’agente Zach Farnum ha descritto Lewis come “forse l’ultima vera, grande icona della nascita del rock’n’roll”, aggiungendo: “Era all’inizio di quell’epoca d’oro, con Elvis Presley, Johnny Cash, Chuck Berry, Little Richard, Carl Perkins, Fats Domino, Buddy Holly e gli altri, e li ha visti svanire uno dopo l’altro fino a quando è stato solo lui a testimoniare e cantare della nascita del rock’n’roll”.
Nato il 29 settembre 1935 a Ferriday, in Louisiana, fin da ragazzino mostra spiccate attitudini musicali: i genitori, di umili origini, gli pagano le lezioni di pianoforte (che frequenta con i due cugini, uno dei quali, Jimmy Swaggart, diventerà un noto esponente della destra religiosa americana) e ipotecano la casa per comprargli uno strumento di seconda mano. La sua prima esibizione pubblica ha luogo nel 1949 a Nachez, nel corso di un’esposizione di automobili. Il giovane e turbolento Jerry, tuttavia, non è precoce solo in campo musicale: a 16 anni sposa la figlia di un predicatore fondamentalista, Dorothy Barton, e l’anno dopo diventa bigamo unendosi in un matrimonio ‘riparatore’ a Jane Mitcham, madre del suo primo figlio Jerry Lee Lewis Jr.
Nel 1956 si presenta per un’audizione alla Sun Records di Memphis, dove Sam Phillips gli fa incidere i primi 45 giri. Il debutto, “Crazy arms“, ottiene un discreto successo ma è secondo disco, “Whole lotta shakin’ goin’ on”, che conquista il pubblico con il suo stile vocale e pianistico indemoniato: nonostante il boicottaggio delle radio dovuto alle esplicite allusioni sessuali contenute nel testo della canzone, il disco vende oltre 6 milioni di copie facendo immediatamente di Lewis una star del nascente rock’ n’ roll. Con gli altri giovani cantanti della Sun Records, Elvis Presley e Carl Perkins, si ritrova in studio per una serie di session estemporanee che alimenteranno in seguito la leggenda del cosiddetto ‘Million dollar quartet‘.
Le canzoni successive, “Great balls of fire” e “Breathless“, riscuotono enorme successo negli Usa e in Gran Bretagna e dal vivo Lewis consolida la sua fama di ‘Killer’ (il suo soprannome) con esibizioni travolgenti e spettacolari. Nel frattempo l’irrequieto Lewis, ancora legato da vincolo matrimoniale alla Mitcham, si unisce segretamente in nozze alla cugina tredicenne e figlia del suo bassista Myra Gale Brown. Quando si reca in Inghilterra per un tour facendosi accompagnare dalla giovanissima neo moglie, lo scandalo scoppia e sui giornali e lo travolge: il cantante è costretto a cancellare i concerti e a fare precipitosamente ritorno in America.
“High school confidential”, colonna sonora del film “Jamboree“, in cui Lewis figura anche come attore, registra ancora buone vendite ma Lewis appare un cantante ‘bruciato’, costretto a lasciarsi alle spalle, dopo un solo anno, il suo momento di gloria. Si apre, per lui, un periodo difficile e travagliato sul piano artistico e personale: Steve Allen, il secondo figlio avuto da Myra, muore tragicamente a tre anni annegando nella piscina di casa, e le stressanti tournée a cui Lewis continua a sottoporsi presentano il conto inducendo il cantante a una forte dipendenza dallìalcol e dai farmaci.
Nel settembre del 1963 si consuma anche il suo divorzio dall’etichetta Sun Records: Lewis passa alla Smash ed incide di nuovi i vecchi successi nell’lp “The Golden Hits of Jerry Lee Lewis“. Gli anni seguenti non registrano hit indimenticabili e nel 1968 Lewis mette da parte il rock’ n’roll per la musica country. La mossa si rivela azzeccata e segna la sua resurrezione: “Another place, another time” raggiunge il numero uno delle classifiche, rapidamente bissata da “What made Milwaukee famous” e da “To make love sweeter for you“.
Nel settembre del 1969 sale sul palco del “Rock’ n’ roll revival concert” che a Toronto (Canada) segna l’esordio dal vivo della Plastic Ono Band di John Lennon e Yoko Ono, ma l’anno dopo deve incassare un altro colpo: la richiesta di divorzio da parte di Myra. Dopo poco di un anno Lewis si risposa per la quarta volta, con la ventinovenne Jaren Elizabeth Gunn Pate (anche lei, come il primo figlio, morirà annegata in una piscina).
Nel 1972, dopo la sua versione di “Me and Bobby McGee” di Kris Kristofferson, torna al rock incidendo una cover di “Chantilly lace” di Big Bopper. Nel 1973 incide con Alvin Lee, Peter Frampton e Rory Gallagher “The Sessions”, che diventa il suo album di maggior successo.
La vita di Lewis continua ad essere segnata da nuovi drammi: il 13 novembre 1973 il primogenito Jerry Lee Jr., che è anche il batterista della sua band, muore in un incidente automobilistico a soli 19 anni; tre anni dopo Lewis ferisce involontariamente al petto il suo bassista Norman Owens (che lo citerà in giudizio) mentre gioca con una pistola carica, successivamente viene arrestato per guida in stato di ubriachezza e uso di armi da fuoco. Porta in tribunale anche con la sua nuova casa discografica, la Elektra, e nel giugno del 1981 è ricoverato per una grave forma di ulcera allo stomaco. Nel frattempo torna al country, con il nuovo successo “Thirty nine and holding”.
Nel giugno del 1982 arriva il quinto matrimonio, con Shawn Michelle Stevens, che morirà prematuramente per overdose di metadone, dicono i documenti ufficiali, anche se un articolo pubblicato su “Rolling Stone” a firma del premio Pulitzer Richard Ben Cramer solleverà dubbi sull’estraneità del marito nel tragico episodio.
Lewis si risposa una sesta volta nel 1984: lui ha quasi 49 anni, la nuova, Kerrie McCarver, 22. Nel 1986 fa il suo ingresso nella Rock’ n ‘roll Hall of Fame. Nel 1988 esce il film dedicato alla sua vita, “Great balls of fire” interpretato da Dennis Quaid e per il quale Lewis cura la colonna sonora. Negli anni ’90 la popolarità di Lewis è sempre più bassa e finisce nel dimenticatoio. Nel 2006 il suo nome torna alla ribalta grazie all’album di duetti “Last Man Standing” a cui partecipano Bruce Springsteen, Mick Jagger, Keith Richards, Neil Young, Eric Clapton, Jimmy Page, Ringo Starr, Rod Stewart, Robbie Robertson, John Fogerty, B.B. King, Buddy Guy, e Kris Kristofferson. Nel 2010 nuovo album di duetti, “Mean Man Old” con Eric Clapton, Merle Haggard, John Fogerty e Kid Rock. Nel 2014 ha inciso “Rock & Roll Time”.
Il 9 marzo 2012 ha conquistato il suo settimo matrimonio con Judith Brown.