Economia Ragusa in risalita, crescono le nuove imprese - QdS

Economia Ragusa in risalita, crescono le nuove imprese

Economia Ragusa in risalita, crescono le nuove imprese

venerdì 27 Agosto 2021

Nonostante la situazione legata al Covid sia ancora allarmante, il sistema imprenditoriale comincia a vedere qualche spiraglio di luce. Aumento di nuove aziende dello 0,9%

RAGUSA – Fatica a riprendere il giusto corso l’economia di tutta l’Italia. La pandemia ha inferto delle ferite profonde, soprattutto ad alcuni settori. C’è in primis il settore del terziario che ha pagato più degli altri il prezzo più alto.

Solo nell’ultimo mese si cominciano a vedere spiragli di luce: soprattutto nella nostra provincia, ad altissima vocazione turistica, la presenza di numerosi visitatori sta consentendo al comparto commercio, turismo e servizi di risollevarsi leggermente dal baratro in cui il Covid 19 lo aveva costretto.

Nel secondo trimestre di quest’anno, in particolare, c’è stata “una crescita di nuove imprese dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un dato che – ha sottolineato il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – dimostra la forza del tessuto imprenditoriale ibleo nonostante i danni devastanti provocati dal Covid”. Parte proprio dai numeri l’esponente dell’organizzazione.

“I dati economici del nostro territorio sono finalmente incoraggianti – ha aggiunto Manenti -. E questo si deve a un sistema imprenditoriale che sta reagendo bene soprattutto grazie ai risultati della campagna vaccinale. Come Confcommercio, siamo convinti che il miglior modo per sostenere le imprese è quello di lasciarle lavorare. Anche se siamo in zona bianca non bisogna dimenticare che molti settori, come quelli del turismo e dell’accoglienza, sono ancora penalizzati”.

“Per non parlare dell’intrattenimento con le discoteche che non hanno mai riaperto dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Finora gli indennizzi dei vari decreti governativi, i sostegni della Regione e la riduzione dei tributi da parte di alcuni Comuni, hanno dato un po’ di ossigeno alle imprese. Non siamo, però, ancora fuori pericolo ed è necessario continuare con questa strategia di aiuti raccordandola all’evoluzione della pandemia”.

“Nonostante l’aumento – ha aggiunto ancora – dei contagi nella nostra provincia, l’andamento della stagione sta proseguendo nel migliore dei modi ma l’attenzione deve comunque rimanere molto alta. “Ora, però, dobbiamo garantire il migliore connubio tra sicurezza e lavoro. Non ci sono dubbi, la sicurezza è ovviamente la precondizione per lavorare. Vaccini, mascherine e distanziamento si sono dimostrati mezzi efficaci.

“Tuttavia, il ricorso iniziale al lockdown totale, per un tempo così lungo, è stato forse eccessivo. Fermare le imprese deve essere sempre una extrema ratio. Poi abbiamo il green pass che è la logica conseguenza dei vaccini non obbligatori ed è la chiave per rimettere in moto l’economia. Per le imprese non deve però rappresentare un passaggio burocratico in più né tantomeno un costo. Noi – ha concluso – siamo sempre stati favorevoli all’autocertificazione ma sollevando l’imprenditore da qualunque responsabilità che non sia quella di chiedere il green pass”.

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