Giù sia la domanda che l’offerta: l’allarme lanciato dal Centro Studi Confindustria. Renzi (Iv): Paese allo stremo, immettere liquidità nel mercato. Tajani: “Servono 30 miliardi”
ROMA – “Il sistema economico italiano sta velocemente andando incontro a un doppio shock negativo, della domanda e dell’offerta, che porterà a una forte caduta del pil, già dal trimestre in corso”. è l’indicazione che arriva dal Centro Studi di Confindustria, a fronte del peggioramento del contesto dovuto all’emergenza del coronavirus.
Alla luce degli ultimi provvedimenti del Governo, che hanno esteso a tutto il Paese le restrizioni dapprima circoscritte ad alcune aree del Nord Italia, la situazione, evidenzia il Csc, non può che aggravarsi anche dal punto di vista dell’industria. Nonostante la difficoltà nell’elaborare una previsione, riteniamo che nei prossimi mesi le ripercussioni della diffusione del virus nel resto d’Europa inizieranno a farsi sentire in Italia. Le ricadute saranno tanto più forti quanto più l’epidemia si diffonderà, costringendo i Paesi partner commerciali dell’Italia ad assumere misure più radicali per il contenimento del virus. Uno scenario ai limiti dell’apocalittico quello delineato dal Csc e che la politica si sta preparando, in qualche modo, a fronteggiare.
“Serve un piano da 30 miliardi di euro per fronteggiare l’emergenza economica dovuta al coronavirus”. A dirlo è Antonio Tajani, numero due di Forza Italia che ha partecipato ieri, insieme ai rappresentanti del centro-destra, a un vertice a Palazzo Chigi. “Chiediamo inoltre – ha aggiunto Tajani – che non si firmi il Mes perché non è il momento per farlo”.
La voce che in queste ore si alza dalle forze d’opposizione (ma non solo) è pressoché unanime: per evitare ripercussioni economiche disastrose servono subito più risorse (ben oltre i 7 miliardi e mezzo annunciati dal Governo Conte) e la nomina di un super-commissario per fronteggiare l’emergenza.
Sulla necessità di dover fare di più, specialmente a livello economico, è d’accordo anche una parte della maggioranza. “Ora avanti tutta con le misure economiche – ha ribadito Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia Viva – . Domani (oggi ndr) sarò in Senato per chiederlo al Governo ad alta voce. È giusto dire restare a casa, ma può farlo chi sa che può contare sulla cassa integrazione, anche nelle piccole realtà, sul rinvio dei mutui e sulla possibilità di sospendere le tasse e poi rateizzarle quando arriverà il momento di pagarle”.
“Bisogna pompare e iniettare liquidità nel sistema – ha aggiunto – altrimenti l’emergenza sanitaria non sarà vinta perché preverrà quella economica. Mettiamo tutti gli strumenti economici e finanziari per vincere la sfida. Bisogna avere l’intelligenza e la forza di dire che l’Italia deve tenere insieme tutte e due le condizioni: l’attenzione straordinaria alla salute e contemporaneamente la capacità di assicurare alle piccole e medie imprese la liquidità per andare avanti”.
Anche sulla nomina del supercommissario pare esserci una comunione d’intenti tra Italia Viva e il centro-destra. “Dispiace – ha dichiarato Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva in Commissione Trasporti alla Camera – che il coinvolgimento di una competenza di grande livello come Bertolaso per le situazioni di emergenza venga sminuita fino a definirla a ‘dibattito giornalistico’ da Patuanelli. Non cadrò nella trappola della polemica. Ma evitare le polemiche non può significare essere accondiscendenti con scelte che possono rivelarsi sbagliate per i cittadini. I migliori devono essere messi subito in campo e coinvolti per aiutare il Paese”.
Sulla gestione dell’emergenza e sulle misure economiche da adottare, ieri, è intervenuta anche l’Ue. “Tempi eccezionali richiedono misure eccezionali – ha detto il Commissario Ue per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic davanti all’europarlamento – e questo è uno dei quei momenti. Questa situazione richiede una risposta coerente e solidarietà e cooperazione sono essenziali. Il costo economico del coronavirus sarà elevato. L’Ue lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri per valutare la situazione e coordinare le misure economiche necessarie”.
Intanto, il Governo italiano sta vagliando nuove ipotesi per salvaguardare l’economia del Paese e i redditi delle famiglie. Qualche novità dovrebbe arrivare già oggi, con l’approvazione di un nuovo decreto. Tra le possibilità in campo, la sospensione dei mutui e delle tasse in tutta Italia.
“Mercoledì – ha annunciato Laura Castelli, viceministro dell’Economia a Rai Radio 1 – voteremo in Parlamento per superare i limiti dei saldi di finanza pubblica che abbiamo stabilito. Dentro ci sono queste misure: un grande blocco che riguarda la cassa integrazione, anche quella in deroga, quella sotto i 6 dipendenti. Abbiamo fatto un gran lavoro con il mondo delle banche. Sul credito stiamo garantendo un sistema che permetta liquidità alle imprese. C’è un pacchetto sulle famiglie importante a cominciare dal congedo ma al contempo una misura che sia un bonus, un voucher, un indennizzo fisso che permetta alle famiglie di poter proseguire. Bisogna anche guardare la situazione dei comuni: se non presa in tempo ci potremmo trovare con comuni che vanno in default per questioni di mancate entrate. Lo dico perché un Comune in default vuol dire servizi essenziali per i cittadini in meno”.
Verosimilmente, quindi, ci sarà bisogno di più risorse economiche rispetto a quelle preannunciate. “Si può dire – ha già dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli a Radio Capital – che il limite che avevamo messo a 7,5 miliardi verrà superato”.