“La possibilità per gli Enti locali di procedere all’acquisto di crediti fiscali, quali il Superbonus 110%, il sisma bonus, il bonus facciate e gli interventi di efficientamento energetico, potrebbe rivelarsi uno strumento strategico per contribuire a superare il blocco dei crediti da parte di banche e intermediari che hanno raggiunto la saturazione della propria capacità fiscale.
Un’emergenza economica che sta creando grandi difficoltà alle imprese edili che hanno i cassetti fiscali pieni di crediti ma sono prive di finanziamenti per andare avanti, con conseguente sospensione o chiusura dei cantieri, licenziamenti e contenziosi legali con tecnici e progettisti non retribuiti”. Così Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.
“L’utilizzo dei crediti, una volta acquisiti, come già avvenuto in diversi enti locali – aggiungono – andrebbe in compensazione fino a concorrere la propria capienza fiscale, liberando spazi che possono consentire l’acquisto di crediti delle imprese e tale possibilità trova la sua utilità nel risparmio che l’ente locale apporterebbe al proprio bilancio rispondendo ai criteri di efficienza e di economicità, traendo un vantaggio economico dalla differenza tra il prezzo di cessione corrisposto per l’acquisto ed il superiore valore nominale del credito di imposta”.
Per consentire ai Comuni, ai liberi consorzi e alle città metropolitane siciliani di avvalersi di questo strumento, l’Anci Sicilia ha organizzato per il 22 febbraio un incontro in videoconferenza.