Edilizia sanitaria, alla Sicilia quasi trentasei milioni di euro - QdS

Edilizia sanitaria, alla Sicilia quasi trentasei milioni di euro

Serena Giovanna Grasso

Edilizia sanitaria, alla Sicilia quasi trentasei milioni di euro

mercoledì 19 Agosto 2020

Le somme, stanziate dal ministero della Salute, sono a valere sul fondo ad hoc Mef e saranno erogate dal 2020 al 2032. Le risorse saranno usate per la costruzione di nuovi ospedali e per l’adeguamento alle norme antismiche e antincendio

PALERMO – Ammontano a 35,7 milioni di euro le somme complessivamente assegnate in favore della Sicilia per l’edilizia sanitaria. Le risorse sono a valere su un fondo ad hoc del ministero dell’Economia e delle finanze e prevedono stanziamenti a partire dall’anno in corso fino al 2032 (fino al 2033 in altre regioni italiane). Complessivamente a livello nazionale sono stati stanziati 889 milioni di euro. Tale cifra servirà a mettere in atto interventi di costruzione di nuovi ospedali e di adeguamento alle norme antisismiche e antincendio.

Secondo quanto previsto dal decreto del ministero della Salute, per l’erogazione definitiva delle risorse le Regioni dovranno stipulare apposite convenzioni con il ministero della Salute. Gli interventi finanziati saranno identificati dal Codice unico del progetto (Cup) e dal Codice identificativo di gara (Cig) al fine di garantire il monitoraggio della spesa effettuata. Mentre per i progetti di edilizia sanitaria il monitoraggio degli interventi avverrà anche attraverso l’Osservatorio degli investimenti pubblici in sanità.

La Lombardia è la regione cui è assegnato l’importo più sostenuto su base nazionale (96,6 milioni di euro, pari quasi all’11% del totale nazionale), ammontare interamente destinato agli interventi di adeguamento ai requisiti tecnologici generali e di messa a norma dell’Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. Somme consistenti sono andate anche al Veneto (80 milioni di euro) e all’Emilia Romagna (64 milioni di euro), anche in quest’ultimo caso destinati ad un unico intervento, ovvero alla riqualificazione del Polo delle Medicine e dei Poli funzionali del Policlinico San’Orsola Malpighi di Bologna. Altri progetti di rilievo riguardano i 55 milioni di euro per il Nuovo polo ospedaliero Marche Nord, i 47 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale del ponente ligure e i 46 milioni di euro per l’adeguamento strutturale dell’ospedale Veneziale di Isernia in Molise.

Alla Sicilia è destinato uno degli importi più contenuti su scala nazionale (esattamente tra gli ultimi sette, corrispondente ad appena il 4% del totale Italia). Circa la metà delle risorse assegnate all’Isola sono destinate alla riqualificazione del complesso ospedaliero Garibaldi centro di Catania (17,1 milioni di euro, ripartiti tra il 2021 e il 2025). Quote relativamente più modeste sono ripartite tra gli altri dodici ospedali oggetto degli stanziamenti.

In particolare, troviamo 2,5 milioni di euro destinati per l’adeguamento antincendio del Civico di Palermo, 2,4 milioni di euro sono andati per lo stesso tipo di intervento all’ospedale Fogliani di Milazzo e due milioni di euro sono stati assegnati per lavori di adeguamento impianto di rivelazione, segnalazione e allarme antincendio dell’intera struttura del Policlinico di Messina. Le altre strutture ospedaliere interessate dagli interventi sono l’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto nel messinese, l’ospedale Rizza di Siracusa, l’ospedale Trigona di Noto nel siracusano, l’ospedale Garibaldi Nesima di Catania e il Policlinico di Palermo.

Ancora, però, la Regione Siciliana non ha emesso alcun decreto. Infatti, come ha affermato Francesco Santocono, responsabile dell’Unità operativa di comunicazione istituzionale dell’Azienda ospedaliera Garibaldi, “il ministero della Salute ha ripartito di fondi tra le regioni, ma per la piena operatività si attende il decreto dalla Regione Siciliana, non ancora disponibile”.

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