La scuola è da sempre il luogo in cui si formano le coscienze, si plasmano le menti e si costruisce la società del domani. In un’epoca segnata da sfide ambientali sempre più urgenti, le istituzioni educative italiane stanno assumendo un ruolo centrale nella promozione della sostenibilità, integrando pratiche ecologiche nella didattica, nell’organizzazione e nell’architettura degli edifici. Numerosi progetti educativi mirano a sensibilizzare gli studenti sui temi ambientali, promuovendo comportamenti responsabili e consapevoli. Ecco perché infatti molte scuole in tutto il mondo hanno realizzato diversi progetti.
Da Wwf Italia e il Gruppo Sofide un progetto per la scuola primaria
Wwf Italia e il Gruppo Sofidel promuovono, per esempio, un progetto educativo per la scuola primaria, “Mi Curo di Te”, che si concentra sull’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030, che promuove pratiche di consumo e produzione sostenibili. Attraverso attività didattiche coinvolgenti, gli studenti sono stimolati a riflettere sull’importanza di ridurre gli sprechi e ottimizzare l’uso delle risorse naturali. Un’altra iniziativa del Gruppo Sanpellegrino, in collaborazione con ScuolAttiva Onlus, è rivolta alle scuole primarie italiane. Il progetto, “A scuola di acqua: sete di futuro”, educa i bambini alla corretta idratazione, al riciclo e alla tutela dell’ambiente, sensibilizzandoli sull’importanza di un uso responsabile delle risorse idriche e sulla lotta al cambiamento climatico.
E.ON ha lanciato una nuova sfida educativa focalizzata sulla biodiversità e sull’energia rinnovabile. Gli studenti sono invitati a creare composizioni artistiche utilizzando materiali naturali per rappresentare specie la cui vita è facilitata dall’uso delle energie rinnovabili. Inoltre, ricevono un calendario della biodiversità con attività mensili per sensibilizzare sull’importanza della cura del nostro pianeta.
Molte scuole italiane stanno investendo sulla sostenibilità
Oltre alle iniziative didattiche, molte scuole italiane stanno investendo in progetti strutturali per diventare più sostenibili. Per esempio, la scuola “Cino da Pistoia”, inaugurata nel 2024, è stata progettata con un forte impegno verso la sostenibilità. Dotata di una serra bioclimatica, pareti trasparenti per l’illuminazione naturale e sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, rappresenta un esempio di come l’architettura scolastica possa contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale.
Il programma “Green school 2024-2025” coinvolge, invece, scuole di diverse regioni italiane, promuovendo azioni concrete per ridurre l’impronta ambientale. Le scuole partecipanti adottano pratiche sostenibili come l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la gestione dei rifiuti, contribuendo alla creazione di una rete di istituzioni scolastiche impegnate nella transizione ecologica.
“Scuole Sostenibili a.s. 2024-2025”, infine, è una iniziativa di Legambiente che offre alle scuole strumenti e supporto per integrare la sostenibilità nella loro attività quotidiana. Le scuole possono partecipare a laboratori, audit climatici e progetti di economia circolare, contribuendo alla formazione di cittadini consapevoli e attivi nella lotta ai cambiamenti climatici.
La transizione verso una scuola più sostenibile non si limita all’adozione di pratiche ecologiche, ma implica un cambiamento culturale profondo. Educare alla sostenibilità significa formare le nuove generazioni a comprendere le interconnessioni tra ambiente, economia e società, promuovendo valori di rispetto, responsabilità e solidarietà.
L’impegno delle scuole italiane nel costruire un futuro più verde
Le iniziative descritte testimoniano l’impegno delle scuole italiane nel costruire un futuro più verde e giusto, dove l’educazione diventa strumento di cambiamento e di speranza. In questo percorso, è fondamentale il coinvolgimento di tutti: istituzioni, docenti, studenti e famiglie, affinché la sostenibilità diventi parte integrante della nostra quotidianità e della nostra cultura.
Jennifer Papotto
IIS “Benedetto Radice” Bronte

