Sono stati minuti di bagarre e tensioni alla Camera dei deputati questa mattina tra il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e i deputati dell’opposizione del Partito Democratico, AVS e Movimento 5 Stelle. Il tema era il provvedimento sull’educazione sessuale nelle scuole. Il Ministro leghista smentisce in maniera netta che nel “disegno di legge impediremmo di informare i nostri giovani sui rischi delle malattia sessualmente trasmesse. È falso”, afferma l’esponente governativo scontrandosi con le urla dell’opposizione.
Poi Valditara rincara: “Sono indignato che abbiate detto che questa legge impedisce la lotta contro i femminicidi, vergognatevi“.
Valditara: “Indignato che abbiate detto che questa legge impedisca la lotta contro i femminicidi
La forte discussione tra Valditara e l’opposizione è partita quando il Ministro in Aula ha dichiarato: “è stato detto che con questo disegno di legge impediremmo l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, di informare i nostri giovani sui rischi delle malattia sessualmente trasmesse. E’ falso. Tutto è stato sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi, sono indignato che abbiate detto che questa legge impedisca la lotta contro i femminicidi. vergognatevi, tutto questo non c’è in questa legge”.
Il Pd: “Da Valditara comizio arrogante, chieda scusa”
“Irrispettoso del Parlamento e soprattutto delle opposizioni, il ministro Valditara fa un comizio arrogante, offende il Parlamento usando parole inappropriate, gridando ‘vergognatevi’, poi gira le spalle e se ne va. Invece di lavorare insieme sull’educazione all’affettività”. Così il gruppo del Partito democratico intervenendo in Aula per stigmatizzare le parole indegne del ministro Valditara, che ha detto alle opposizioni “vergognatevi” e poi subito dopo ha lasciato l’Aula. “Il ministro Valditara – stanno affermando i deputati – chieda scusa”
Le scuse di Valditara
Prima di lasciare Montecitorio, Valditara si ferma per scusarsi per le dichiarazioni lasciate poco prima: “Le mie erano affermazioni politiche legate all’accusa di non consentire la lotta contro i femminicidi. Ritengo affermazioni di questo tipo vergognose. Può darsi che non siano state fatte neanche qua in Aula ma io le ho sentite. Teniamo da parte il tema dei femminicidi e delle violenze di genere che ci vede alleati, dalla stessa parte. Contestualizziamo le mie affermazioni che non erano rivolte a nessuno di voi in particolare”.