Elezioni amministrative, la sfida nei Comuni e le previsioni di Pd, M5s, Forza Italia, FdI e Lega Nord - QdS

Elezioni amministrative, la sfida nei Comuni e le previsioni di Pd, M5s, Forza Italia, FdI e Lega Nord

Elezioni amministrative, la sfida nei Comuni e le previsioni di Pd, M5s, Forza Italia, FdI e Lega Nord

venerdì 25 Settembre 2020

Agrigento ed Enna gli unici capoluoghi al voto, ma la partita è aperta in altri centri strategici dell’Isola. Tra le sfide più importanti vi sono anche quelle di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, nel messinese, Marsala in provincia di Trapani e Carini nel palermitano

Chiuse le urne per il referendum, i big della politica si concentrano sulle Amministrative. In Sicilia, l’apertura dei seggi il 4 e il 5 ottobre è anche il test di gradimento degli elettori sulle scelte che i partiti hanno compiuto a sostegno dei candidati nelle regioni dove si votato la scorsa settimana e dove sono stati rinnovati i sindaci in oltre mille Amministrazioni locali. Ma non solo: si guarda anche alle alleanze in vista delle regionali del 2022 e delle amministrative di Palermo nello stesso anno.

In Sicilia, tra meno di due settimane, andranno al voto in 61 comuni, tra cui i capoluoghi di provincia Agrigento ed Enna, e altri grandi centri con 24 consiglieri come Marsala nel trapanese, Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo in provincia di Messina, Carini nel palermitano, Augusta in provincia di Siracusa. Il turno di ballottaggio si terrà il 18 e 19 ottobre. Dei 61 comuni, 16 hanno più di 15 mila abitanti.

Diamo uno sguardo alle piazze più grandi, termometro del fermento politico che sta dietro ai volti dei candidati più noti. A Termini Imerese, nel palermitano, il centrodestra corre diviso con il candidato a sindaco Francesco Caratozzolo, sostenuto da Forza Italia, Lega, DiventeràBellissima, Ora Sicilia. Nell’area di centrodestra Anna Amoroso è sostenuta da Fratelli d’Italia, Udc e Cantiere popolare. Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle ripropongono lo schema nazionale, sostenendo la candidata grillina Maria Terranova, che ha avuto anche il benestare di Claudio Fava e di alcuni movimenti di sinistra.

L’alleanza dem-pentastellati è anche a Barcellona Pozzo di Gotto, dove scende in campo per la poltrona di primo cittadino Antonio Mamì.

Ad Agrigento Daniela Catalano, sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia, sfida l’uscente Lillo Firetto appoggiato da parte del Pd. Marco Zambuto, primo cittadino della Città dei Templi dal 2007 al 2014, è il candidato di Forza Italia, Udc e DiventeràBellissima.

A Enna si ricandida il primo cittadino Maurizio Dipietro, supportato da liste di centrodestra e Italia Viva.

A Marsala si ricandida il sindaco uscente del Pd Alberto Di Girolamo (Fava, Pd, liste civiche) e torna in corsa Massimo Grillo con una coalizione di centrodestra senza la Lega.

Molte le liste civiche che sostengono i partiti e movimenti alle amministrative siciliane, a dimostrazione di come spesso la contesa locale possa nascondere molte sorprese.

PARTITO DEMOCRATICO
“Imprimere forza alle proposte locali”
Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito democratico

“Dopo i confortanti risultati ottenuti in regioni come Puglia e Campania, dove l’impegno del Pd è stato riconosciuto e premiato dagli elettori, in Sicilia siamo chiamati a un ulteriore contributo d’impegno e dedizione nei comuni chiamati al voto”.

“Il compito che ci siamo dati l’ho annunciato a Morgantina il 18 luglio, nel giorno della mia proclamazione davanti al segretario del Pd, Nicola Zingaretti e l’ho ribadito anche nel corso della prima direzione regionale dello scorso 24 agosto a Caltanissetta: è quello di dare forza alle proposte dei nostri circoli territoriali, ai nostri sindaci uscenti. Il dato che emerge è che anche in Sicilia il Pd è fulcro e baricentro del centrosinistra, pronto a costruire un’alternanza con le destre”.

“In due comuni siciliani Pd e M5s apparenteranno il simbolo: Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto sono due realtà in cui sperimentiamo sul territorio l’alleanza già in essere al Governo nazionale. E questo è frutto del nostro impegno e del tanto lavoro”.

“Con Articolo 1 e i Cento passi condividiamo il percorso a Marsala, Milazzo e Termini Imerese. Mentre con Italia Viva abbiamo raggiunto un accordo a Bronte, Villabate e San Giovanni La Punta. Ma il dato più rilevante, confermato anche dalle votazioni del 20 e 21 settembre nelle altre regioni italiane, è che siamo decisivi: in nessun comune le forze alternative al governo Musumeci definiscono intese senza il Pd”.

M5S
“Portare i cittadini dentro le istituzioni”
Giorgio Pasqua, capogruppo all’Assemblea regionale siciliana del Movimento 5 stelle.

“Le elezioni amministrative per il Movimento 5 stelle sono sempre state ostiche, in quanto a livello comunale il voto d’opinione riesce nella maggior parte dei casi a prevalere a stento su dinamiche che guardano più all’appartenenza o alle conoscenze personali. Penso in particolare ai piccoli centri, dove si vota soprattutto il conoscente, l’amico o il parente, piuttosto che quello che il candidato in sé rappresenta”.

“Nonostante questo, siamo riusciti in questi anni a conquistare diversi Comuni e far entrare nelle istituzioni tanti cittadini e, con essi, le istanze di coloro che rappresentano. Ed è questo anche ora, in questa tornata elettorale, il nostro obiettivo: cecare di vincere dove ci sono le condizioni per farlo e di far eleggere consiglieri comunali dove è impossibile conquistare la poltrona di primo cittadino”.

“Più rappresentanti Movimento 5 stelle ci sono dentro le Amministrazioni, più garanzia c’è per i cittadini di avere quella voce che la politica gli ha sempre negato. Se dovessimo vincere, ancora meglio, perché una cosa è certa: l’Amministrazione 5stelle è garanzia di grandissima attenzione ai bilanci, come dimostrano i conti risanati in tanti comuni guidati dal Movimento come Augusta, solo per fare un esempio”.

FORZA ITALIA
“Ci aspettiamo risultati importanti”
Michele Mancuso vice presidente Forza Italia all’ARS

“Non possiamo che esprimere soddisfazione per il lavoro che è stato fatto dalla classe dirigente di Forza Italia sul territorio, in particolare nei grandi centri dove si vota. Possiamo dire che Forza Italia è forse l’unico, tra tutti i partiti, a essere presente sempre e comunque con il proprio simbolo, oltre a dimostrare un interesse non indifferente anche su alcune liste civiche che coinvolgono sia deputati, sia amministratori locali, che dirigenti”.

“C’è una Forza Italia assolutamente presente e io sono certo che nelle grandi città come Agrigento, Marsala, Milazzo, Barcellona lo saremo anche con percentuali interessanti, perché il lavoro che è stato fatto in questi anni dal coordinatore regionale, il presidente Gianfranco Miccichè, e da tutti i componenti del partito è stato importante. Io credo che sia anche un segno distintivo rispetto alla Forza Italia nazionale, nel senso che in Sicilia ancora una volta si ribadirà e l’importanza di una compagine politica che è veramente presente nel tessuto sociale e civile della nostra regione”.

“Noi stiamo con i piedi per terra, ma siamo realisticamente ottimisti sul fatto che il risultato sarà importante rispetto al quadro generale e agli altri partiti, anche alleati, che noi rispettiamo e con cui si sta avviando un percorso importante in prospettiva futura. È chiaro, però, che una Forza Italia baricentrica, centrale in un momento come questo va a ribadire quella che poi è stata la posizione regionale, a cominciare dal Parlamento siciliano”.

FRATELLI D’ITALIA
“I siciliani ci premieranno”
Giampiero Cannella, coordinatore Fratelli d’Italia Sicilia occidentale

“Le elezioni regionali hanno decretato una netta prevalenza del centrodestra e una forte crescita di Fratelli d’Italia. Tutto questo grazie alla qualità delle nostre proposte sui territori e alla credibilità e alla coerenza di Giorgia Meloni. Dalle elezioni amministrative siciliane ci attendiamo la conferma di questa tendenza. L’atmosfera che circonda le nostre liste è molto positiva, anche perché nelle grandi città, Agrigento e Marsala sopra tutte, abbiamo contribuito a formare coalizioni chiare su progetti seri e in Sicilia orientale, a Vittoria, siamo in campo con un nostro candidato sindaco, Salvo Sallemi, professionista con robusta esperienza politica”.

“Fare un buon risultato in Sicilia per Fratelli d’Italia è importante per dare al centrodestra isolano una opzione in più. Penso alle comunali di Palermo e Catania e alle regionali future. Scelte che, per essere credibili con gli elettori, dovranno basarsi su chiarezza dei programmi e linearità di percorso dei protagonisti”.

“Nel Paese, e in Sicilia più che altrove, serpeggia in alcuni ambienti il tentativo di un ritorno al proporzionalismo e alla politica della palude. Una realtà sepolta dagli elettori, ma che consentirebbe a chi si nasconde dietro sigle e definizioni di comodo, di evitare posizionamenti politici chiari e allearsi con chiunque possa vincere. Fratelli d’Italia è la garanzia che indietro non si torna. Siamo sicuri che i cittadini siciliani questo lo abbiano compreso e ci premieranno per questo”.

LEGA
“Modelli di buona amministrazione”
Antonio Catalfamo, presidente Lega all’Assemblea regionale siciliana

“La Lega ha scelto di puntare su programmi redatti ascoltando i territori. Siamo stati i primi a presentare programmi densi di idee e contenuti, grazie alla collaborazione di professionisti che hanno sempre affiancato i nostri lavori sul territorio. Milazzo e Barcellona sono le due città più grandi della provincia di Messina e questa tappa elettorale segnerà una svolta per i cittadini”.

“Per ragioni diverse a Milazzo la Lega ha un suo candidato a sindaco, Damiano Maisano, così come annunciato un anno fa dallo stesso Matteo Salvini. A Barcellona il percorso è stato più semplice, perché la compagine di tutto il centrodestra è stata unita nel sostenere la candidatura di Pinuccio Calabrò”.

“Altro punto di forza del nostro progetto che punta alla ‘normalità’, è costituito dalla presenza a più livelli della deputazione leghista che supporterà i futuri amministratori: dall’Assemblea regionale alla Camera fino all’Europarlamento. Giovani in lista, contenuti concreti e presenza istituzionale. La Lega c’è, nonostante i pregiudizi e le ostruzioni del sistema dei perbenisti, continua a lanciare un modello di buona amministrazione trasversale da Nord a Sud. E questo ovviamente fa paura”.

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