Non c'è ancora un nome per il candidato di Azione a Messina. Ma per Calenda le comunali, più delle regionali, sono un'occasione per formare una classe politica responsabile.
Carlo Calenda, ex ministro e leader nazionale di Azione si è recato a Messina in vista del prossimo appuntamento politico. “Le elezioni amministrative sembrano passare in secondo piano rispetto all’appuntamento con le regionali, ma le competizioni comunali sono un grande laboratorio dove fare crescere la futura classe dirigente”. Il Centro dove ormai tutti guardano? “Centro non vuole dire più nulla, se non si definiscono i programmi e si va avanti per slogan”.
“La Regione Sicilia? Quella che spende peggio i soldi”
Il leader di Azione a Messina – al contrario che a Palermo – non ha ancora il nome del candidato che sosterrà il suo gruppo alle amministrative di maggio.
“La Sicilia è la Regione che spende peggio i soldi forse eccettuata la Calabria, però quello che interessa è quello che succede a queste regionali – spiega -. Non si riescono a decidere le candidature perché sono interessati a dire: ti faccio candidare a sindaco ma nel frattempo mi garantisci che io sono candidato alla Regione. Credo che bisogna fare il processo opposto. Le amministrative sono una fucina per tantissimi giovani che vogliono impegnarsi e che nella nostra visione della politica devono costruire un percorso, fare passo dopo passo una carriera che li porti ad acquisire esperienza e responsabilità.
Il federalismo ha funzionato per il Nord e non ha funzionato per il Sud – continua -. Sono per un quarto siciliano e tre quarti napoletano, diciamo che ci hanno defraudato, ma vogliamo assumerci la responsabilità della gente che abbiamo votato nel corso degli anni”.
Lina Bruno