Bobo Craxi, esponente socialista, attacca: "Sapevo che sarebbe stato difficile rovesciare il consenso tra Destra e Sinistra".
“Mi ero reso disponibile quest’estate per un eventuale candidatura di servizio e di ‘combattimento’ per il centrosinistra” ma “poi in Sicilia si è inserita la variabile populista, clientelare e paramafiosa delle elezioni Regionali“.
Lo scrive su Facebook, Bobo Craxi, esponente socialista, candidato alla Camera nel collegio di Palermo Resuttana-San Lorenzo, finito in terza posizione alle spalle di Carolina Varchi del Centrodestra e Salvatore Penna del Movimento 5 stelle.
“In una campagna elettorale molto rapida e sostanzialmente mediatica ho cercato di rendermi utile nel secondo collegio palermitano, costituito soprattutto da grandi quartieri periferici e grandi Comuni limitrofi“, prosegue su Facebook.
“Difficile ridurre il consenso tra Destra e Sinistra”
E ancora: “Conoscevo di partenza il divario di consenso fra la Destra e la Sinistra, rovesciarlo in così poco tempo era onestamente più che difficile”.
“Le onde della storia non si fermano con la sola buona volontà – prosegue -, si poteva ridurne la portata con un altro sistema di alleanze ma la sostanza è politica, il tema è oramai posto”.
“Gli italiani di Destra e i populisti non amano più l’Europa e sono pronti a ritornare subalterni alle tre grandi potenze mondiali: prepariamoci”, aggiunge ulteriormente Craxi.
“Grazie a chi mi ha votato”
“Ho condotto una campagna elettorale, onesta e non solo intellettualmente, ci tengo a sottolinearlo, battendomi su temi e problemi, adottando un principio di realtà ovvero ritenendo che non fosse possibile fermare il vento con le mani”.
“Lasciando dopo un mese Palermo – conclude Bobo Craxi – mi corre l’obbligo di ringraziamenti per chi mi ha sostenuto nelle urne, innanzitutto gli oltre 28mila elettori che mi hanno votato”.