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Catania, candidati a confronto: le risposte di Drago, Giuffrida, Lipera, Savoca e Zappalà alle associazioni

Catania, candidati a confronto: le risposte di Drago, Giuffrida, Lipera, Savoca e Zappalà alle associazioni

Terzo appuntamento con il format pensato da “Fermento Urbano” con i candidati sindaco a Catania. Ecco di cosa si è discusso durante il confronto.

Cinque candidati sindaco, cinque idee diverse su come “immaginare” la Catania del futuro. Si è svolto mercoledì 17 maggio il terzo appuntamento di confronto – dopo i due precedenti organizzati con Enrico Trantino e Maurizio Caserta – in vista delle prossime elezioni Amministrative organizzato dal network “Fermento Urbano” negli ambienti di “Isola Catania”.

All’incontro, moderato da Melania Tanteri, giornalista del Quotidiano di Sicilia, hanno partecipato l’Avvocato Vincenzo Drago, l’Avvocato Giuseppe Giuffrida, l’Avvocato Peppino Lipera, l’Avvocato Gabriele Savoca e il Dott. Lanfranco Zappalà.

Quattro le grandi aree tematiche affrontate: Istruzione, Giovani e CulturaSalute, Assistenza e SportImprenditoria, Innovazione e Lotta alla mafiaRigenerazione Urbana, Ambiente e Inclusione Sociale. Durante l’incontro, i candidati sindaco hanno risposto anche alle domande formulate da diverse associazioni etnee.

Savoca: “Istruzione, infrastrutture e rifiuti in primo piano”

Per Gabriele Savoca il percorso di rilancio della città di Catania passa necessariamente dalla lotta alla dispersione scolastica (al 25% ai piedi dell’Etna), intervenendo specialmente nelle zone periferiche del capoluogo etneo con l’implementazione di servizi e collegamenti con il centro. Urgenti, poi, il potenziamento della Zona Industriale con la costruzione di infrastrutture mancanti, gli investimenti nel settore della Cultura e per la tutela della salute.

Nel programma del candidato di Cateno De Luca trova spazio, infatti, la realizzazione delle cosiddette “Case della Salute”, degli strumenti che possono “diminuire le pressione negli ospedali”, con i Pronto Soccorso “spesso impraticabili” a causa delle lunghe attese. In primo piano anche la “riforma” della raccolta differenziata che “non va bene”. Secondo Savoca è necessario il ricorso ai cassonetti interrati, secondo il modello olandese.

Drago: “Più Cultura, investire su sport e salute”

“Il problema di scolarità e istruzione nei quartieri dipende dalla loro questione culturale. Se manca la cultura nei genitori non la si può trasmettere ai figli”, ha sottolineato il candidato Vincenzo Drago in merito al problema della dispersione scolastica. Come risolvere questo problema? Realizzando delle “sinergie tra Comune e associazioni private” per la gestione – con il contributo degli insegnanti – di un edificio da utilizzare come struttura scolastica.

Particolarmente sentite le tematiche di sport e salute. Per Drago è necessario che la città possa riappropriarsi di quelle strutture sportive al momento non attive. In ottica salute, il candidato sindaco ha manifestando l’intenzione di voler realizzare nelle periferie i Centri di sanità di prossimità per evitare di riempire gli ospedali. In tema di imprenditoria, la ricetta giusta per Drago è quella di incentivare “l’imprenditoria da strada” rappresentata dagli ambulanti e dai piccoli negozianti.

Lipera: “Pensare a strade e immondizia”

“Il sindaco non ha tutte le risposte, le problematiche della città sono enormi”, ha commentato Peppino Lipera, assicurando “impegno e passione” in caso di elezione. Tra le priorità da affrontare a Catania, a proprio parere, vi sono la riqualificazione delle strade e la rimozione dell’immondizia in eccesso. Un imperativo, per l’avvocato catanese, risulta quello di doversi circondare di “giovani personalità” per affrontare i problemi cittadini.

Lipera ha poi sottolineato l’urgenza di intervenire in merito all’assenza delle grandi struttura sanitarie nel centro città, attualmente localizzate ai confini urbani. In merito alla rigenerazione urbana e ambientale, l’avvocato ha ribadito la volontà di voler chiedere anche il questo caso il supporto di esperti per attuare le proprie idee.

Zappalà: “Investire su cultura, sport e sanità”

Sulla cultura abbiamo investito poco, mi riferisco sia alla cittadinanza sia alla città di Catania”, ha dichiarato Lanfranco Zappalà. Per risollevare le sorti del capoluogo risulta imprescindibile, quindi, investire sulle bellezze esistenti e sul turismo, partendo innanzitutto alla diffusione della conoscenza della città tra gli studenti delle scuole e dell’Università.

Da non dimenticare, poi, la valorizzazione delle strutture sportive e delle palestre scolastiche – spesso “non adeguate o non a norma” riequilibrando le entrate del Comune di Catania. In merito alla salute, risulta fondamentale consegnare alla città delle strutture sanitarie capaci di soddisfare le richieste della gente.

Per quanto riguarda l’imprenditoria cittadina, Zappalà reputa utile fare un controllo delle aziende che operano nel settore e interloquire con le attività produttive, parlare con le imprese presenti nella Zona Industriale e capire quali sono gli interventi da effettuare, evitando la “fuga” delle aziende.

Giuffrida: “Maggiore legalità, serve credere nei giovani”

Per Giuseppe Giuffrida la priorità è quella di puntare sulla “cultura della legalità”, carente da anni in città. Necessario, poi, dare manforte ai giovani “che a Catania vorrebbero emergere, ma che sono tarpati da una burocrazia asfissiante”. Per quanto riguarda il tema della cultura, per il candidato la città dovrebbe valorizzare realtà come l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio, lasciate fin troppo spesso al loro destino.

Per la sanità, Giuffrida valuta come prioritario accorciare i tempi delle liste d’attesa e sollecitare la costruzione di case di comunità e di ospedali di comunità, così come adottato già in centri dell’hinterland, al fine si alleggerire il carico degli ospedali. In tema di sport, è necessario recuperare strutture come il PalaNesima al momento non adeguatamente valorizzato. Argomento particolarmente sentito anche quello della dispersione scolastica, da combattere con l’incremento di asili nido e l’osservazione del principio della scuola a tempo pieno.