Governo al gran completo a Catania per sostenere la candidatura di Trantino. La premier Giorgia Meloni: "In Sicilia si può investire".
Dalla premier Giorgia Meloni al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, passando per il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Protezione Civile e le Politiche per il mare Nello Musumeci.
L’intero Governo è stato presente questa sera in piazza Università a Catania per dare l’ultima decisiva spinta verso Palazzo degli Elefanti a Enrico Trantino, candidato sindaco per il Centrodestra ai piedi dell’Etna. L’ultima opportunità prima del silenzio elettorale di domani e del voto in programma domenica 28 e lunedì 29 maggio.
Meloni a Catania: “In Sicilia abbiamo dimostrato come si governa”
“Ci sono due modi di governare: c’è la comunicazione che impatta immediatamente senza produrre niente nel medio-lungo periodo, e ci sono quelli che fanno un lavoro molto più difficile che lascia frutti anche dopo che se ne sono andati. A noi piace il secondo modello, che è stato dimostrato anche nella città di Catania e nella Regione Siciliana”, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento, probabilmente il più atteso della serata.
“Ci siamo dedicati a infrastrutture, in Sicilia si può investire”
In Sicilia “ci si è dedicati, da Nello Musumeci in poi soprattutto, al tema delle infrastrutture come la Ragusa-Catania, che qualcuno aspettava da 40 anni, e la Gronda Nord qui”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia. E ancora: “Da queste parti stanno arrivando degli investimenti molto importanti”, ha aggiunto la premier, ricordando il progetto di Enel che mira alla realizzazione dell’impianto più grande d’Europa di pannelli fotovoltaici, così come l’investimento da 700 milioni di euro di Stm per i semiconduttori.
“Abbiamo lavorato anche per mettere in sicurezza l’ISAB di Priolo, una delle più grandi raffinerie d’Europa che rischiava di chiudere. L’ha messa in sicurezza questo Governo”, ha sottolineato ancora Giorgia Meloni. “Sapete cosa significa? Che la Sicilia e Catania possono diventare un luogo nel quale è conveniente investire, portare lavoro, ricchezza e sviluppo. Perché è il lavoro che noi vogliamo contribuire a portare in questa terra”.
“Non voglio costruire un altro sistema di potere”
Poi uno sguardo anche alle questioni nazionali, come il caos Rai a seguito dei recenti abbandoni dei conduttori Fabio Fazio e Lucia Annunziata: “Se anche nella Rai nel momento in cui deve misurarsi con il merito, qualcuno decide che non ce la fa e vuole fare qualcos’altro, non è un problema che dobbiamo porci noi”.
Secondo la premier adesso nella Tv di Stato “c’è nervosismo” per la paura di perdere un “sistema di potere”, ma “a me non interessa costruire un altro sistema di potere, mi interessa che questa Nazione capisca l’importanza del merito”.
Salvini a Catania: “Nel 2024 sì a lavori per il Ponte”
Sul palco allestito in piazza Università si è presentato anche il vicepremier Matteo Salvini. “Ricordare a chi pensa di non votare, a Catania così come a Siracusa, a Vicenza o a Massa non è la stessa cosa. Perché chi non vota poi perde il diritto a lamentarsi perché le cose non funzionano”.
“Stiamo governando bene con Meloni e Berlusconi. In questi sette mesi al Governo – ha continuato Salvini – più cercano di inventarsi divisioni che non esistono e più rinsaldano non solo la nostra alleanza politica, ma anche la nostra amicizia e la nostra vicinanza umana. Si rassegnino Conte e Schlein, noi continueremo a lavorare per 5 anni”.
Parlando del Ponte sullo Stretto, Salvini ha ribadito la volontà del Governo “di realizzare un’opera che sarà ammirata da tutto il mondo e che porterà 100mila posti di lavoro veri in Sicilia e in Calabria. Per 50 anni la Sinistra ha impedito che si realizzare, l’anno prossimo partono i lavori” per il “Ponte degli italiani”.
Il segretario della Lega ha poi promesso di portare avanti un dialogo con Enrico Trantino in caso di vittoria elettorale (bisogna “stravincere” senza passare dal ballottaggio ha aggiunto Salvini) al fin di intraprendere la realizzazione di opere importanti in città come il Waterfront e l’interramento della linea ferroviaria.