Sceglie il "Fortino", il Movimento 5 Stelle: grande - a differenza di altri che hanno optato per luoghi chiusi - opta per la piazza
“Un paese sottosopra”. È il mantra di Antonio Conte, stasera in comizio a Catania. Sceglie il “Fortino”, il Movimento 5 Stelle: grande – a differenza di altri che hanno optato per luoghi chiusi – opta per la piazza. Piazza Palestro per la precisione. Forse troppo grande anche per chi ha fatto del reddito di cittadinanza, e Catania è tra le prime città in Italia per numero di percettori – un simbolo di politica per il territorio.
Il discorso di Conte
Poco generoso con la stampa, alla quale si concede qualche minuto e poi solo per un sorriso, Giuseppe Conte passa in rassegna quanto fatto dai 5 Stelle – gestione pandemia, bonus 110% e ovviamente Reddito di cittadinanza, prima di andare all’attacco degli sfidanti: Pd, Calenda, Renzi, Meloni. Ne ha per tutti. Anche per il presidente Draghi, del “governo dei migliori” preferito al Conte ter.
L’attacco ai privilegi
Parla del salario minimo legale a nove euro lorde l’ora come di un progetto targato 5 Stelle, del tetto agli stipendi dei dirigenti dello Stato e del sostegno alle famiglie per affrontare il caro bollette, infiammando la piazza dove c’è anche qualche contestatore. Che urla e viene a sua volta contestato dalla folla prima di essere allontanato dalla polizia. Una normale serata di campagna elettorale estiva.