GELA (CL) – Ultima settimana della campagna elettorale prima del voto che restituirà alla città un’Amministrazione comunale dopo nove mesi di commissariamento (seguiti a una mozione di sfiducia che ha messo alla porta il precedente sindaco Domenico Messinese).
Quattro i candidati alla poltrona di sindaco che si daranno battaglia il 28 aprile: Simone Morgana, Maurizio Melfa, Lucio Greco e Giuseppe Spata. Dodici le liste, per un totale di 285 aspiranti consiglieri comunali che sperano di occupare i 24 seggi disponibili.
Simone Morgana, 42 anni, è l’avvocato sostenuto dal Movimento 5 stelle; Maurizio Melfa, imprenditore di 48 anni, è supportato da due liste civiche; Giuseppe Spata, laureato in economia, 42 anni è coordinatore provinciale della Lega, sostenuto da Udc, Fratelli d’Italia e da un gruppo di dissidenti di Forza Italia; Lucio Greco, avvocato di 60 anni, è appoggiato dal Partito democratico che si è spogliato del simbolo e dalla parte ufficiale di Forza Italia, insieme ad altre tre liste civiche.
Una campagna elettorale, quella che si sta per concludere, dai toni soft (almeno in apparenza perché sottecchi i candidati sostengono che i colpi bassi non sono mancati). Due soli i colpi di scena: dapprima il pericolo di non potere presentare le liste in quanto le firme a supporto dei gruppi civici non sarebbero state regolamentari. Poi l’esclusione (e successiva riammissione) della prima lista a sostegno del candidato Greco, “Un’altra Gela”, quella più forte che ha sostenuto Greco sin dal 2014.
Ultimi giorni di fermento politico contraddistinti infine dalla presenza di numerosi big (complici anche le elezioni a Caltanissetta. Dopo la visita del ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, il 25 aprile il vice premier Luigi Di Maio sarà a Caltanissetta, mentre il ministro degli Interni Matteo Salvini sarà nella Città del Golfo il 26 alle 17,30 in piazza Umberto I. Proprio in occasione di questo appuntamento la Prefettura ha convocato il commissario straordinario del Comune, Rosario Arena, per studiare un piano di fuga in considerazione del fatto che la zona centrale dove si terrà il comizio presenta alcune criticità in ordine alla sicurezza.

