Il coordinatore regionale del partito di Berlusconi, commenta i risultati del voto nell'Isola. Débacle Pd, Rubino, “Paghiamo l'assenza di una coalizione di riferimento e la frammentazione all'interno del partito”
“Le elezioni amministrative in Sicilia hanno cristallizzato un dato incontrovertibile: la maggioranza degli elettori preferisce il centrodestra con in testa Forza Italia individuata quale perno e guida dell’alleanza”. E’ un Gianfranco Miccichè soddisfatto quello che, in qualità di coordinatore regionale di Forza italia, commenta i risultati del voto nell’Isola.
“Forza Italia – ha proseguito Miccichè – ribalta la tendenza nazionale confermandosi in Sicilia primo partito in quasi tutte le province, anche rispetto agli avversari, e mantenendosi come forza trainante del centrodestra, conquista la maggior parte dei sindaci. Registriamo la debacle del Pd che perde voti ovunque lasciando le amministrazioni di Marsala ed Agrigento dove governava, mentre il suo partner di governo, i cinquestelle, sono un flop totale. L’unico comune dove funziona questa strana accoppiata è Termini Imerese ma soltanto perché il centrodestra si è presentato spaccato altrimenti avrebbero perso anche lì”.
“L’analisi di questo voto – ha concluso Miccichè – ci consegna un partito azzurro che consegue degli ottimi risultati, quasi ovunque in doppia cifra, sintomo che Forza Italia sta bene e si prepara ai tanti e importanti prossimi impegni elettorali che partono dalla sindacatura di Palermo e arriveranno fino alle regionali. Un’ultima notazione da evidenziare – conclude Miccichè – e che in molti comuni Forza Italia ha presentato, oltre alla lista tradizionale, anche altre liste conseguendo performance di tutto rilievo che rasentano il 30%”.
“Il centrodestra unito ha vinto in tutti i principali Comuni – ha detto Elvira Amata, deputato regionale di Fratelli d’Italia – conquista la più grande città in cui si è votato in questa tornata, Marsala. Perde solo in un Comune dove si era presentato diviso, Termini Imerese, mentre si va al ballottaggio solamente ad Agrigento dove si era frazionato su tre candidati. Come Fratelli d’Italia – ha aggiunto amata – in questa prima vera prova amministrativa siciliana, abbiamo voluto presentare ovunque il nostro simbolo, e abbiamo avuto la riprova di come ci siamo radicati nel territorio, superando sempre lo sbarramento e in tanti casi per la prima volta nostri rappresentanti, da Milazzo a Marsala, siederanno in Consiglio comunale”.
Soddisfatta anche Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia. “Domenica e lunedì in Sicilia sono andati al voto 61 Comuni, una importante tornata amministrativa che ha coinvolto tantissimi cittadini e importanti realtà. Il centrodestra, trainato da Forza Italia, conquista la maggioranza delle competizioni, vincendo nelle città più grandi, e imponendo la sua tradizione di buon governo anche a livello territoriale. Il nostro movimento va bene ovunque e i nostri candidati hanno raggiunto ottimi risultati personali. Grandi affermazioni arrivano in provincia di Messina a dimostrazione di un attento lavoro fatto negli ultimi anni e, in modo particolare, negli ultimi mesi.
Di risultato deludente parla invece Antonio Rubino, componente della Direzione regionale del Pd e portavoce di LeftWing l’area che fa riferimento a Matteo Orfini. “Dalle amministrative emerge una persistente condizione di difficoltà che è in netta controtendenza con i risultati nel resto d’Italia – ha detto Rubino -. Pesano, non da ultime, l’assenza di una coalizione di riferimento, la frammentazione del Pd e la sua assenza in territori importanti come la provincia di Agrigento”.
Rubino sottolinea la necessità di una revisione all’interno del partito: “A poco più di un anno dalle elezioni di Palermo e dalle regionali – ha detto – è necessario un netto cambio di passo del Pd siciliano per evitare che la destra resti protagonista. Ora concentriamoci sui ballottaggi spendendoci al massimo, ma subito dopo Barbagallo (segretario regionale Pd) convochi la direzione regionale dove auspichiamo arrivi con una posizione chiara, di rilancio del partito. Non è giusto, nei confronti di tutti quelli che si sono spesi con coraggio e determinazione che passi il messaggio che dove si perde, perde il Pd e dove si vince, vince il M5s”.
Ma le elezioni non sono finite qui. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ha già fissato la data per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali dei comuni sciolti per mafia. In Sicilia i comuni interessati sono quelli di Vittoria, in provincia di Ragusa, e San Biagio Platani, in provincia di Agrigento. Per questi due comuni siciliani sciolti per mafia la data delle elezioni è stata individuata nei giorni 22 e 23 novembre 2020, con eventuale ballottaggio il 6 e il 7 dicembre.