Mentre si avvicina l’ora X del 25 settembre, per i partiti e le coalizioni in campo per le elezioni politiche è tempo di presentare programmi e proposte da far giudicare agli elettori. Come non mai, la questione ecologica, tornata al centro della cronaca a causa delle emergenze provocate dal cambiamento climatico, sarà fondamentale per la politica, soprattutto a causa dell’intreccio con la crisi energetica, provocata dalla guerra russo-ucraina e dalle speculazioni in atto sul mercato.
La coalizione di centrodestra, nel programma unitario presentato, ritiene l’ambiente “una priorità” e l’autosufficienza energetica “una sfida”. Per la coalizione è necessario il rispetto degli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare i cambiamenti climatici, la definizione di un piano strategico di economia circolare e la difesa di zone acquatiche e verdi, in particolare con la limitazione della dispersione delle acque e la piantumazione di alberi.
Nel programma presentato da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, si fa cenno anche all’istituzione di nuove riserve naturali e alla promozione del trasporto pubblico sostenibile. Secondo il centrodestra, per l’autosufficienza energica è fondamentale l’utilizzo dell’energia nucleare e dei pozzi nazionali di gas naturale.
Nel versante del centrosinistra, che non ha presentato un programma unitario, spiccano le proposte del Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista e dell’Alleanza Verdi e Sinistra. Uno dei pilastri del programma della lista che raccoglie i Dem è lo “sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale”.
Obiettivi principali? Proseguire sulla strada del pacchetto europeo FitFor55, cioè un sistema di misure volte a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e la riduzione dei costi energetici di famiglie e imprese attraverso lo sviluppo e la ricerca delle rinnovabili.
Molto corposo, invece, è il programma della lista rossoverde, cartello elettorale dichiaratamente ambientalista. La ricetta di Europa Verde e Sinistra Italiana si fonda sullo sviluppo di tutte le rinnovabili per la produzione di energia pulita, la lotta al nucleare e alle trivelle, l’uscita dalle fonti fossili con l’abolizione dei sussidi economici, l’attivazione di un piano di risparmio energetico e la limitazione dei voli dei jet privati.
Anche il Movimento 5 Stelle si dice pronto a battersi per la transizione ecologica, raggiungibile attraverso un nuovo Superbonus energia imprese, la stabilizzazione del Superbonus e degli altri bonus edilizi. Inoltre, il programma del Movimento promuove un nuovo modello sostenibile di consumo energetico per ridurre le emissioni annue di gas serra e il sostegno alla creazione di impianti di energia rinnovabile.
Tra i centristi, invece, il cartello elettorale Azione – Italia Viva dedica un punto programmatico alla questione ambientale ed energetica, che viene affrontata sulla stessa scia del centrodestra: indipendenza energetica da raggiungere attraverso l’utilizzo dei rigassificatori, delle fonti rinnovabili e dell’energia nucleare.
Amedeo Barbagallo