Elezioni politiche 2022, i primi exit poll: Fratelli d'Italia primo partito, dietro Pd e M5S - QdS

Elezioni politiche 2022, i primi exit poll: Fratelli d’Italia primo partito, dietro Pd e M5S

Elezioni politiche 2022, i primi exit poll: Fratelli d’Italia primo partito, dietro Pd e M5S

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domenica 25 Settembre 2022

Elezioni politiche 2022, i risultati, i vincitori, i primi exit poll

Elezioni politiche 2022, i risultati, i vincitori, i primi exit poll. Fratelli d’Italia primo partito tra il 23 e il 28%. Dietro Pd e M5S, dopo Lega e Forza Italia.

Exit Poll, Fratelli d’Italia primo partito

Exit poll Camera, Opinio per Rai: Fdi 22-26%, Pd 17-21%, M5s 13,5-17,5%, Lega 8,5-12,5%, Fi 6-8%, Azione-Iv 6,5-8,5%

Fdi è il primo partito alla Camera con il 22-26%, il Pd è indicato al 17-21%, M5s al 13,5-17,5% è sopra la Lega data all’8,5-12,5%, Azione-Italia Viva con il 6,5-8,5% leggermente meglio di Forza Italia che sarebbe al 6-8%, Verdi-Si al 3-5%, +Europa al 2,5-4,5%, Noi Moderati a 0,5-2,5%, Impegno civico a 0-2%, Italexit a 0,5-2,5%.

Il centrodestra otterrebbe così il 41-45% (227-257 seggi alla Camera e 111-131 al Senato) contro il 25,5-29,5% del centrosinistra (78-98 seggi alla Camera, 33-53 al Senato). M5s avrebbe 36-56 seggii alla Camera e 14-34 al Senato, Azione-Italia Viva 15-25 alla Camera e 4-12 al Senato. Nel dato delle 19 fornito dal Viminale, l’affluenza al voto è in calo di oltre 7 punti rispetto alle politiche del 2018: 51,16% contro il 58,4% di cinque anni fa. Nella notte il dato finale rilevato alle 23.

Elezioni politiche 2022, le affluenze

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 23 ha votato il 64,67% degli aventi diritto, quando i dati sono relativi a 1.457 comuni su 7.904. Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 73,68% degli elettori per la Camera.  

Elezioni Politiche 2022, la riforma

La recente riforma costituzionale ha ridotto il numero dei parlamentari in Italia prevedendo quattrocento deputati, otto dei quali eletti nella circoscrizione Estero, e duecento senatori elettivi, di cui quattro nella circoscrizione Estero. Per la prima volta, inoltre, anche i diciottenni potranno votare per eleggere i senatori, così come previsto dalla legge del 2021 che ha modificato l’articolo 58 della Costituzione. Prima, infatti, soltanto i cittadini che avevano compiuto il venticinquesimo anno di età potevano votare per il Senato.

Elezioni politiche 2022, il sistema misto

L’attuale legge elettorale prevede un sistema “misto”, con una componente maggioritaria uninominale e una proporzionale plurinominale: 147 seggi alla Camera e 74 seggi al Senato (compresi i collegi in Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige) sono assegnati in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato, mentre i restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (rispettivamente 245 e 122 per la Camera e per il Senato) vengono assegnati in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento.

Elezioni politiche 2022, le schede

Agli elettori due schede: una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Sulle schede è indicato il nome del candidato nel collegio uninominale e il contrassegno di ciascuna lista o delle liste in coalizione che sono collegate.

Accanto al simbolo di ciascuna lista, poi, si trovano i nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto può essere espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista (in questo caso il voto è valido sia per la lista sia per il candidato nel collegio uninominale) oppure tracciando un segno sul nome del candidato nel collegio uninominale (in tal caso il voto è valido sia per lista che per l’elezione del candidato nel collegio uninominale e se ci sono più liste collegate i voti sono ripartiti tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti). È possibile anche barrare sia il simbolo della lista, sia il nome del candidato nel collegio uninominale. Non è previsto il voto disgiunto.

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