Politiche e Regionali in Sicilia: come si vota, le liste e i candidati

Elezioni Politiche e Regionali in Sicilia: come si vota il 25 settembre

Elezioni Politiche e Regionali in Sicilia: come si vota il 25 settembre

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sabato 24 Settembre 2022

Il 25 settembre 2022 gli elettori in Sicilia sono chiamati alle urne: ecco tutto quello che c’è da sapere prima di andare a votare

Il 25 settembre per la Sicilia sarà l’Election Day per eccellenza: non si voterà solo per rinnovare l’Ars e scegliere il nuovo presidente della Regione Siciliana, ma anche per le elezioni politiche 2022.

Sul sito web del Quotidiano di Sicilia è possibile consultare la guida al voto dedicata al voto delle Politiche, e quella per il voto delle Regionali.

Ecco cosa sapere ancora prima di andare a votare nei seggi elettorali il 25 settembre 2022

Per cosa si vota

Le elezioni politiche sono convocate per eleggere i membri del Parlamento. Con il voto del 25 settembre saranno rinnovati i membri della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

La recente riforma costituzionale ha fissato in 400 i deputati e in 200 i senatori elettivi, esclusi quelli a vita nominati dal Presidente della Repubblica.

I residenti in Sicilia potranno votare anche per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana. Gli aspiranti alla poltrona di governatore sono sei, le liste 137 e i candidati a diventare deputati dell’assemblea sono oltre mille per appena 70 seggi da assegnare.

Per le elezioni regionali in Sicilia, ecco la guida al voto con le liste di tutti i candidati.

Chi può votare il 25 settembre

A partire da questa tornata elettorale, possono votare per entrambi i rami del Parlamento i cittadini che abbiano compiuto il 18esimo anno di età.

Per le elezioni politiche, ecco la lista di tutti i candidati.

Come funziona la legge elettorale Rosatellum

L’attuale legge elettorale, detta Rosatellum, è un sistema misto che prevede l’attribuzione del 37% dei seggi con sistema maggioritario, del 61% con sistema proporzionale e del 2% agli elettori residenti all’estero per ciascuna delle due Camere.

Sulle due schede elettorali, una per la Camera e una per il Senato, sono presenti sia i nomi dei candidati per i collegi uninominali sia i nomi di quelli nei listini proporzionali.

In Sicilia risulta in vigore una legge proporzionale, che prevede un premio di maggioranza alla lista del candidato governatore più eletto (ben 7 deputati). Nelle liste provinciali è ammesso il voto disgiunto.

Come si vota per non invalidare le schede

Per poter esprimere il proprio voto i cittadini si devono recare presso uno specifico seggio, indicato sulla propria tessera elettorale. Il documento, insieme alla carta d’identità o altro documento di riconoscimento, deve essere portato con sé per votare.

Cosa fare se ho smarrito la tessera elettorale

In caso si sia smarrita la tessera elettorale oppure non ci siano più spazi liberi, è possibile recarsi presso l’ufficio elettorale del Comune di appartenenza.

Orari di apertura degli uffici elettorali

In occasione delle elezioni politiche gli uffici saranno aperti dalle ore 9 alle ore 18, il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

Come si può esprimere il voto

Il voto si può esprimere in diversi modi: tracciando una “X” sul nome del candidato uninominale, ci si esprime anche per i collegi plurinominali; il voto verrà spartito tra le liste sotto il nome del candidato uninominale. A ciascuna sarà assegnata una percentuale, sulla base dei voti complessivi ottenuti in quel collegio.

Allo stesso modo, tracciando una “X” a matita sulla lista nel collegio plurinominale, si va a esprimere in automatico anche il voto per il collegio uninominale, che andrà al candidato sostenuto dalla lista per cui si è deciso di votare. Sulla scheda è possibile tracciare anche più di una “X”: si possono ad esempio indicare sia la lista che i nomi che la accompagnano nel collegio plurinominale. Anche in questo caso, il candidato uninominale otterrà un voto.

Quando è valida la scheda

La scheda è valida anche se decide di segnare una “X” sia sul nome del candidato al collegio uninominale che sul simbolo della lista nel plurinominale. Il Rosatellum non consente, invece, il voto disgiunto: non si può dunque votare per il candidato/a di una coalizione nella parte maggioritaria e per un partito che non fa parte di quella coalizione.

Cosa è il silenzio elettorale e quando scatta

A poche ore dal giorno di qualsiasi elezione, in Italia è previsto un periodo di silenzio elettorale per dare la possibilità ai cittadini di riflettere sulla preferenza da esprimere alle urne. Nel giorno precedente e in quelli stabiliti per la votazione sono vietati, infatti, comizi e ogni tipo di propaganda, in segno di rispetto verso gli elettori. Lo prevede la legge 212 del 4 aprile 1956.

 Cosa prevede la legge

La legge 212 del 4 aprile 1956, all’articolo 9, recita: “Nel giorno precedente e in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi e le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri o manifesti di propaganda o l’applicazione di striscioni, drappi o impianti luminosi. Nei giorni destinati alla votazione è vietata, altresì, ogni propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali”.

Le pene

La legge sul silenzio elettorale, ancora in vigore, è stata poi aggiornata nel 1975, con la numero 130 del 24 aprile, nella quale, per chi non rispetta il silenzio elettorale, si prevedono multe “tra 50mila e 500mila lire” (oggi da 103 a 1.032 euro) e la reclusione fino a un anno.

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