“Adesso dobbiamo concentrarci sui Comuni che vanno al voto, dal 27 giugno si può parlare di tutto il resto”. Così il leader della Lega Matteo Salvini, a Palermo, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla ricandidatura del governatore siciliano Nello Musumeci alla presidenza della Regione. “In Sicilia siamo al governo e lavoriamo fino all’ultimo giorno. Quello che penso io di Musumeci non conta – ha aggiunto – Per la Sicilia comunque non decideranno né Roma né Milano, l’importante è che il centrodestra abbia le idee chiare, vada unito e che si ascoltino e si rispettino tutti”.
“Dove c’è puzza di mafia io mi tengo ben lontano, le liste di Prima l’Italia sono fatte di donne e uomini perbene. Mi fido di Lagalla, starà a lui giudicare chi coinvolgere e chi no. Diciamo che preferisco che per la Sicilia decidano altri rispetto alle persone che avete citato”. Così Salvini sulle polemiche di questi giorni in merito al sostegno di Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri al candidato sindaco del centrodestra Roberto Lagalla. E riguardo all’incontro ancora non avvenuto con Giorgia Meloni, Salvini spiega: “Io sono disponibile da dieci giorni”. Nessun incontro neanche con Musumeci: “Sono a Palermo, vedo il candidato sindaco di Palermo”.