Il governatore: "Sudano ha sbagliato, ma anche chi pensa di dovere scegliere i candidati solo perché primo partito della coalizione".
“Io non vorrei che ci si trovi alla vigilia di un baratro, come a Verona. Farò di tutto per evitarlo e mi auguro che gli alleati siano conseguenti. Non amo le fughe in avanti con cartellonistica, come avvenuto giorni fa. Così come non amo, allo stesso tempo, le dichiarazioni e le rivendicazioni assolutistiche: ‘Tocca a me perché sono il primo partito'”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, parlando delle prossime elezioni amministrative di maggio 2023 che interesseranno anche Catania, il Comune più grande tra quelli che andranno al voto.
Elezioni, Schifani: “Individuiamo il candidato migliore”
L’ex presidente del Senato è intervenuto, insieme all’assessore alla Salute Giovanna Volo, all’inaugurazione del nuovo Centro di emergenza dell’ospedale Garibaldi centro di Catania.
“Ritengo – ha continuato Schifani – che si debba ragionare, individuare la migliore candidatura possibile com’è stato per Palermo, dove abbiamo vinto”.
Elezioni, Schifani: “Non ci siano fughe in avanti”
“Non ho preclusioni nei confronti di nessuno – ha sottolineato ancora il governatore-, ma mi auguro che questi toni da un lato e atteggiamenti dall’altro abbiano a cessare, per individuare una figura che possa governare bene la città di Catania”.
“Al sottoscritto interessa questo. Naturalmente ogni partito ha le sue esigenze, però mi auguro che si abbassino da un lato i toni e dall’altro lato le fughe in avanti“, ha aggiunto Schifani.
Elezioni, Schifani: “Importante è qualità”
“Qui non è un problema di fare passi indietro. Io posso avere le mie idee e le rivendicazioni del tipo ‘Tocca a me perché sono il primo partito’ posso anche non condividerle, ma fanno parte della dialettica politica”, ha dichiarato ancora.
“A Palermo abbiamo un sindaco che è espressione dell’area moderata e sta lavorando e ha lavorato molto bene, quindi l’importante è la qualità. Poi la mia cultura mi porta a essere una persona che guarda all’interlocuzione e non a dire ‘È mio perché sono il primo partito'”.
“Da non escludere candidato di FdI”
“Io non escludo che il candidato possa andare a Fratelli d’Italia. Mi auguro che la coalizione possa discutere sui nomi e anche sul progetto, come ha rivendicato giorni fa Raffaele Lombardo. Se ci si ferma un attimo e si ragiona da tutti i lati io penso che ci possano essere i margini per l’unità. Perché è evidente che il centrodestra quando va diviso poi porta ai ballottaggi”, ha proseguito Schifani.
“Quindi – ha aggiunto – se qualcuno si vuole assumere la responsabilità di fare perdere alla città di Catania la possibilità di avere un sindaco votato a larga maggioranza sin dall’inizio… mi auguro che questo non avvenga e farò di tutto perché questo non capiti”.
“Anche se ho una certa età, mi riferisco alla battuta dell’amico Raffaele… non è una battuta che può turbare o mettere in discussione un rapporto di amicizia tra me e Raffaele Lombardo. Lavoro quotidianamente, lui stesso ha dichiarato che mi vede correre. È vero, corro perché sono animato da tanta buona volontà di lavorare bene per i siciliani”, ha concluso Schifani.