Lagalla si candida a sindaco Palermo, dal 31 marzo le dimissioni, il programma - QdS

Lagalla si candida a sindaco Palermo, dal 31 marzo le dimissioni, il programma

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Lagalla si candida a sindaco Palermo, dal 31 marzo le dimissioni, il programma

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martedì 15 Marzo 2022

L'assessore all'Istruzione in Sicilia, Roberto Lagalla, si candiderà a sindaco di Palermo ma senza confrontarsi con i partiti politici.

L’attuale assessore all’Istruzione e Formazione professionale in Sicilia, Roberto Lagalla, si candida alle elezioni amministrative di Palermo. Dal 31 marzo si dimetterà dalla sua attuale carica e proverà la corsa a sindaco. Il suo programma

Il primo obiettivo: “Nessuna separazione tra popolo e luogo delle istituzioni. Politica è voce del popolo”

 “La mia non è una critica alla politica ho forte il senso del primato della politica. La politica è la voce del popolo ma ho dovuto osservare che il popolo a Palermo ha taciuto non comprendendo quello che stesse accadendo nei luoghi della politica. Con una separazione tra il luogo delle istituzioni e il luogo del popolo che mi ha spinto a prendere una decisione con i rischi che questa comporta: lasciare una posizione di governo e correre il rischio di correre da solo una partita per Palermo e per i palermitani che in questo momento sono il mio unico partito di riferimento”. Lo ha detto l’assessore all’istruzione della Regione siciliana, Roberto Lagalla, ufficializzando la propria candidatura a sindaco di Palermo.

“Ho deciso di mettere a disposizione della città la mia candidatura a sindaco – ha sottoineato -. Il mio non è un atteggiamento populistico o una deriva demagogica. Ho rispetto per dibattito politico e sono certo che questa città che sta vivendo una sua personalissima guerra ha bisogno di essere trattata con azioni emergenziali anche politiche”.

Le dimissioni dalla carica assessoriale

“Dal 31 marzo mi dimetto dalla carica assessoriale concludendo un periodo di personale soddisfazione per i risultati raggiunti – ha continuato -. Ho patito le ultime settimane e gli ultimi giorni, risolvendo il mio personale travaglio attraverso la rilettura del libro ‘Ricostruiamo la politica’ di Padre Francesco Occhetto, gesuita”.

“Palermo dev’essere amministrata”

“Nessuna iattanza e critica nei confronti della politica alla quale faccio un appello: accelerare nel rispetto della città. Palermo deve essere amministrata e recuperare una empatia e fiducia tra amministrazione e cittadini. Palermo non è un gioco della politica. Deve recuperare quello che per troppo tempo ha perso – ha spiegato Lagalla -. La stanchezza e l’erosione della amministrazione Orlando si sente tutta negli ultimi anni e i cittadini si sentono lontani dalla casa comunale.

Palermo ha bisogno di un governo di salute pubblica in cui le persone si mettono insieme attorno ad una idea di bene comune, attorno all’idea dell’unità del pluralismo”.

Nessun confronto con partiti politici

Non mi sono confrontato con nessuno dei partiti politici, ma solo con la mia coscienza, la mia storia, la mia famiglia, i miei più stretti collaboratori e i miei allievi accademici“, ha continuato Lagalla.

E sulle simpatie che il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nutre nei suoi confronti: “Ringrazio Berlusconi per questa attenzione che reputo rilevante e significativa pur non militando in quel partito. Quello che voglio fare è mettere a disposizione l’esperienza accumulata in questi anni per servire la città. Lo faccio senza simboli di partito e recuperando una funzione civica”.

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