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Elisoccorso, gara ponte in Sicilia per mettere fine alle proroghe milionarie: mezzi usati per 8 mesi

Elisoccorso,  gara ponte in Sicilia per mettere fine alle proroghe milionarie: mezzi usati per 8 mesi
Elisoccorso – incidente – malore – soccorso – foto Imagoeconomica

L’affare, comunque, non è da poco: l’appalto, comprensivo di tutti i servizi richiesti, vale da sé oltre trenta milioni di euro

Una gara a inviti per interrompere la sfilza di proroghe, in attesa di riuscire a espletare una procedura aperta. È questa la strada che la Regione Siciliana ha deciso di seguire per l’elisoccorso nell’isola, servizio di cui non si può pensare di fare a meno ma che proprio per questo da anni continua a essere affidato alla stessa impresa nonostante gli originari termini contrattuali siano scaduti.

L’avviso rivolto agli operatori del settore elicotteristico scadrà la prossima settimana. Tutti coloro che si faranno avanti verranno invitati a una procedura ponte, da cui dovrebbe fuori il nome della società con cui sarà stipulato un contratto della durata limitata: otto mesi è la previsione. L’affare, comunque, non è da poco: l’appalto, comprensivo di tutti i servizi richiesti, vale da sé oltre trenta milioni di euro.

Mezzi usati

Se per il futuro appalto pluriennale la richiesta sarà quella di avere elicotteri nuovi, in questa fase la Regione ha deciso di aprire la possibilità all’impiego di mezzi già usati. “Gli operatori economici dovranno presentare la disponibilità immediata della tipologia di elicotteri individuati per lo svolgimento delle specifiche prestazioni previste, che, comunque, dovranno possedere un’età non superiore a 15 anni compiuti dalla data di prima immatricolazione”.

In totale saranno sei gli elicotteri da mettere a disposizione. L’azienda aggiudicataria dovrà anche occuparsi delle “attività correlate alla logistica e alla gestione delle sei basi operative” da cui si decolla per intervenire in casi di emergenze sanitarie: l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, l’ospedale Cannizzaro di Catania, l’ospedale Papardo di Messina, l’aeroporto di Palermo Boccadifalco, l’aeroporto di Lampedusa e l’aeroporto di Pantelleria. Nei primi quattro casi, all’aggiudicatario spetterà la gestione del servizio di vigilanza antincendio.

“Il corrispettivo spettante per la remunerazione dei servizi sarà caratterizzato – si legge nel capitolato d’appalto – da una componente fissa e una componente variabile”. Mentre la prima è legata “alla messa a disposizione degli asset e delle risorse organizzative necessarie ai fini dello svolgimento dei servizi, quali elicotteri e dotazioni sanitarie connesse, personale navigante e tecnico, assicurazioni, strutture operative e relativa gestione ordinaria e straordinaria, formazione ed addestramento”, la componente variabile terrà conto della concreta attività di volo che verrà effettuata. La base d’asta, in tal senso, è stata calcolata tenendo conto del numero di interventi effettuati nel triennio 2020-2022.

Ritardi per le modifiche al codice

A contribuire a rallentare l’iter per rinnovare il servizio è stato nei mesi scorsi il codice degli appalti. Nel mese di novembre, la Regione aveva pubblicato gli atti per il bando pluriennale, ma poche settimane dopo ha preso la decisione di sospendere la procedura in attesa di capire in che modo le modifiche al codice degli appalti annunciate dal governo Meloni avrebbero condizionato i contenuti degli atti approvati.

A febbraio, poi, dal dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute è arrivato il decreto per avviare l’iter della nuova gara pluriennale: il servizio sarà affidato per tre anni, con la possibilità di concedere una proroga, a un costo complessivo che sfiorerà i 110 milioni di euro e con una gara che sarà divisa in lotti e si svolgerà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Prima però di arrivare all’aggiudicazione si prevedono almeno nove mesi ed è così che la Regione ha ritenuto necessario indire la gara ponte, basata sul criterio del minor prezzo. A prendervi parte saranno le aziende che risponderanno alla manifestazione d’interesse, assicurando di avere immediatamente disponibili i mezzi necessari a svolgere il servizio.

Il rapporto con Babcock

“Nelle more dell’esperimento della procedura aperta, nel prendere atto della scadenza dell’ulteriore proroga tecnica del contratto sottoscritto con l’attuale operatore gestore del servizio e al fine di scongiurare il grave danno all’interesse pubblico che la Regione Siciliana, senza soluzione di continuità, è destinata a soddisfare, l’amministrazione, attraverso l’adeguata dovuta pubblicità sul mercato, ha espresso l’estrema urgenza, la necessità e la volontà di acquisire le manifestazioni di interesse per l’individuazione di operatori economici da invitare, successivamente, alla procedura negoziata senza bando di gara”.

È con queste parole che l’assessorato alla Salute ha motivato la decisione di procedere con la seconda gara d’appalto.

In Sicilia dal 2013 il soccorso di emergenza con eliambulanza è affidato alla Avincis Aviation Italia, nuova denominazione della società Babcock Mcs Italia, a sua volta di proprietà dell’omonimo colosso internazionale dell’aviazione.

Nell’estate di 12 anni fa a stipulare il contratto con la Regione era stata la società Inaer Aviation, poi divenuta Babcock. L’accordo prevedeva un rapporto tra le parti in scadenza a fine giugno 2021, con la possibilità – inclusa nel bando – di una proroga di dodici mesi. Tuttavia da giugno 2022, la Regione si è trovata nella condizione di dover prorogare, anno dopo anno, il contratto.