Emergenza incendi, Catania “incandescente” ma vigili lasciati ancora con mezzi inadeguati - QdS

Emergenza incendi, Catania “incandescente” ma vigili lasciati ancora con mezzi inadeguati

Melania Tanteri

Emergenza incendi, Catania “incandescente” ma vigili lasciati ancora con mezzi inadeguati

giovedì 15 Agosto 2019

Vetture con età media di 15 anni, strumenti di lavoro guasti e organico carente: “Straordinari? Routine”

CATANIA – L’allarme si ripete ogni anno. E ogni anno le conseguenze potrebbero diventare drammatiche. Quella della mancanza di organico e mezzi per il corpo dei Vigili del fuoco di Catania è storia nota, ma diventa ogni estate una vera e propria emergenza, considerati gli interventi cui vengono chiamati i pompieri durante la bella e incandescente stagione.

“Catania è tra i primi come numeri di interventi nel territorio italiano e copre un territorio di più di 300.000 di abitanti”- afferma Carmelo Barbagallo, rappresentante dell’Unione sindacale di base. Un’emergenza che, durante i mesi più caldi, diventa ancora più evidente, con i pompieri impegnati, oltre che negli interventi ordinari, anche a far fronte a quelli straordinari, come i roghi del patrimonio boschivo, per affrontare i quali i mezzi provengono in parte dal Nord.

“Sono arrivati in prestito da Brescia – conferma Barbagallo – un’autobotte boschivo e una campagnola fino al 30 settembre”. Una questione non certo nuova, sollevata recentemente anche dalla Cisl di Catania e da Antonio Sasso, segretario generale della Fns, alla quale si aggiunge l’altro male atavico del corpo etneo, la carenza di personale, anche tra i sommozzatori, e il ricorso quasi necessario al lavoro straordinario. Altro aspetto sul quale Barbagallo è più volte intervenuto.

“Al sottodimensionamento non si è ancora posta soluzione – prosegue: la carenza di organico attualmente è coperta dai precari discontinui ma la situazione non migliora. Chiediamo a gran voce l’aumento di 14 unità per avere – spiega ancora l’esponente Usb – quattro turni completi. In caso di emergenza, non possiamo permetterci di aspettare Palermo. Lo straordinario-ordinario ormai è diventato routine – sottolinea ancora – siamo stanchi, senza tutele e con un contratto più basso rispetto a tutti gli altri corpi dello stato”.

Né le cose sembrerebbero andare meglio per altri aspetti che rendono ancora più duro il compito dei vigili del fuoco, stressati e sottoposti a turni estenuanti. “Attualmente – aggiunge il sindacalista – dobbiamo percepire gli emolumenti del 2018, così come dal Comune di Catania per l’Oasi del Simeto. La nostra pompa per il carburante è guasta, e siamo costretti ad andare all’esterno a costi esorbitanti – continua Barbagallo – come è guasto il compressore”. Qualcosa, però, pare si stia muovendo, almeno per i mezzi. “Sono arrivate 3 APS nuove, anche se ancora l’età media è troppo alta, 15 anni circa – ma bisogna fare ancora tanto”.

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