Emergenza sangue e plasma in Sicilia, meno donazioni e personale - QdS

Emergenza sangue e plasma in Sicilia: “Personale Covid per contrastare la riduzione dell’attività di raccolta”

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Emergenza sangue e plasma in Sicilia: “Personale Covid per contrastare la riduzione dell’attività di raccolta”

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giovedì 23 Giugno 2022

Continua e si aggrava in Sicilia l'emergenza sangue e plasma. Una conferenza per discutere la promozione delle donazioni, anche con l'ausilio del personale Covid.

Ogni estate puntuale si presenta e aggrava l’emergenza sangue e plasma e questo è vero anche per Catania e il resto della Sicilia.

Nei giorni scorsi nella sala convegni dell’ospedale Garibaldi centro, il commissario per l’emergenza Covid Pino Liberti ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di volontariato. L’evento ha permesso un confronto per sondare le esigenze delle realtà che operano sul territorio. Presenti anche il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, e i direttori sanitari del Garibaldi (Giuseppe Giammanco), del Cannizzaro (Diana Cinà) e dell’Asp (Antonino Rapisarda).

La riunione anticipa la pubblicazione del decreto regionale relativo alla promozione dell’attività di vaccinazione e all’incremento delle donazioni di sangue ed emocomponenti a Palermo, Catania e Messina.

Sicilia, è emergenza sangue e plasma: le parole di Liberti

Sarà compito dei rispettivi commissari Covid fornire il personale sanitario per incrementare le donazioni. In attesa di disposizioni precise dall’Assessorato regionale della Salute, Liberti ha preso nota delle richieste relative alla necessità di personale medico. Quest’ultimo, infatti, risulta carente soprattutto a causa della pandemia, che ha accentuato le criticità del sistema. Al problema del personale si aggiunge anche la drastica riduzione dell’attività di raccolta, all’origine dell’attuale emergenza sangue e plasma.

“Contestualmente alle proprie attività, il personale impiegato nell’attività di contrasto al Covid sarà chiamato a svolgere anche attività finalizzate all’incremento delle donazioni di sangue ed emocomponenti nelle aree di pertinenza”, dice Liberti.

Il commissario precisa anche che “sarà data priorità ai medici e agli infermieri già qualificati e al rimanente personale sanitario eventualmente individuato”. Questo personale, come recita la nota dell’Assessorato alla salute, “dovrà essere preliminarmente qualificato presso i Servizi trasfusionali della Regione Siciliana, sulla base dei rispettivi ambiti territoriali, riservando priorità ai medici anestesisti ed ematologi in corso di specializzazione”.

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