Emergenza sanità a Trapani, una petizione per “salvarla” - QdS

Emergenza sanità a Trapani, una petizione per “salvarla”

redazione

Emergenza sanità a Trapani, una petizione per “salvarla”

Claudia Marchetti  |
mercoledì 01 Giugno 2022

Riconversione ospedali, disagi, pressione sui Pronto soccorso, carenza di organico e posti letto: su change.org un appello per ripristinare l’ospedale Borsellino di Marsala

TRAPANI – L’emergenza della sanità trapanese non solo non è mai finita, ma con la pandemia ha mostrato il suo vero volto. Ha fatto infatti emergere alcune problematiche che, in epoca pre-Covid, potevano essere spostate sotto il tappeto.

Oggi però, i disservizi sono alla vista di tutti i cittadini, dei pazienti e dei loro familiari. Ma anche di chi nel sistema sanitario ci lavora. Per questo, è partita da Marsala (TP) una petizione per salvaguardare la sanità locale. L’obiettivo, in particolare, è chiedere la riconversione piena dell’ospedale “Paolo Borsellino” per le patologie non Covid, essendo l’unico nuovo presidio – oltre a quello riaperto di Mazara – dell’hinterland trapanese.

Un gruppo di associazioni, l’Ail, il Cif, l’Auser Petrosino, l’Associazione Ricerca sul Cancro, quella dei Genitori con figli autistici, “Amici del Terzo Mondo” e la Cgil, hanno aderito alla petizione lanciata dall’Associazione Medico-Chirurgia Lilybetana guidata dall’ex sindaco lilybetano e cardiologo Alberto Di Girolamo, con l’Ordine dei Medici Trapanesi.
“Vogliamo fare qualcosa per chi soffre di altre patologie diverse dal Covid. Già tempo fa avevo inviato una missiva al ministero della Salute, alla Regione e alle Autorità sanitarie, circa il ripristino ‘normale’ dell’ospedale Borsellino, ma dal Ministero mi hanno risposto che la competenza era della Regione siciliana”, afferma Di Girolamo.

“Il Covid Hospital ha riaperto per pochi mesi e poi ha avuto un nuovo stop a causa dell’aumento dei positivi. L’assessore alla Salute Ruggero Razza nel maggio 2020 ci aveva assicurato di fare qualcosa per potenziare la sanità locale, ma l’idea era quella di ricollocare un presidio nel vecchio ospedale San Biagio. Io mi sono opposto perché nella stessa città sarebbe stato controproducente avere due ospedali con strutture diverse e professionisti diversi. Soprattutto perché c’è carenza di organico, altra piaga alquanto grave. Semmai dovevano puntare sul Campus bio-medico”.

Per il vero, l’Azienda sanitaria provinciale trapanese, ha fatto sapere di aver attuato un Piano parziale di riconversione di alcuni presidi, come il Borsellino, l’Abele Ajello di Mazara e quello di Salemi, per tornare alla normalità ed uscire dalla pandemia si spera definitivamente.

Secondo quanto afferma il Commissario straordinario dell’Asp, Paolo Zappalà, si stanno attuando percorsi ed aree di ricovero differenziate per le tipologie di pazienti al “Sant’Antonio Abate” di Trapani (4 posti covid dedicati all’Ostetricia e Ginecologia) e sono in fase di attivazione negli altri presidi reparti multidiciplinari per pazienti covid asintomatici. Qualche altro reparto sta pian piano per tornare ad accogliere pazienti con altre malattie, come la Cardiologia di Marsala.

Le notizie giunte dall’Asp destano un certo stupore, considerato che giorni fa, in visita all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani-Birgi, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci aveva fatto sapere che “per la riconversione degli ospedali c’è tempo. Dobbiamo andarci piano, il Covid è ancora tra noi”.

Ma i disservizi e le problematiche legati all’emergenza sanità a Trapani e provincia non finiscono qui: dalla carenza di organico a quella dei posti letto, fino ad arrivare alla pressione sui Pronto soccorso.
La petizione contro l’emergenza sanità a Trapani e provincia, è disponibile on line al seguente indirizzo: https://www.change.org/p/appello-al-presidente-mattarella-r-datec-l-ospedale-di-marsala, si potrà anche firmare in diversi laboratori medici, nelle farmacie che aderiscono e presso gli stand delle associazioni promotrici.

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