Dopo l’ennesimo episodio di violenza che ha scosso il centro cittadino di Catania – l’accoltellamento mortale avvenuto in Corso Sicilia – cresce l’allarme sicurezza e si alza il tono della protesta politica. A intervenire con fermezza è il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Riccardo Pellegrino, che denuncia una situazione ormai fuori controllo e chiede un intervento immediato del Governo nazionale.
“Quante altre sparatorie dobbiamo aspettare prima che si intervenga in maniera decisa? – afferma Pellegrino – Non se ne può più. Siamo stanchi. Catania è diventata una città invivibile: un uomo accoltellato in pieno centro, sparatorie ogni notte, cittadini impauriti e un danno enorme per il turismo. La gente non si sente più sicura neppure ad uscire di casa. Tutto questo è inaccettabile”.
L’attacco a Meloni: “Basta passerelle, vogliamo rispetto”
Il vicepresidente vicario rivolge parole dure anche alla premier Giorgia Meloni: “Il 3 febbraio è venuta qui a fare il suo show. Adesso basta: non servono passerelle elettorali, ma un vero intervento in termini di sicurezza. Chiedo con forza di essere ricevuti a Roma dal Presidente del Consiglio dei Ministri, perché Catania merita rispetto, non solo consensi elettorali. Nessuno parla, tutto tace, ma se domani dovesse capitare a un nostro figlio, a un nipote, a un parente, cosa diremmo?”.
L’annuncio: “Sospendiamo i lavori del Consiglio”
Per dare forza alla sua richiesta, Pellegrino annuncia una misura drastica: “Invito il presidente del Consiglio Seby Anastasi e tutti i colleghi consiglieri comunali a sospendere le attività istituzionali come forma di protesta, finché non avremo un incontro ufficiale con il Governo nazionale. Non possiamo più rimanere in silenzio davanti a questa escalation di violenza”.
L’appello alla Regione
Il vicepresidente vicario si rivolge infine anche al presidente della Regione, Renato Schifani: “Lo invito a non abbandonare Catania in questo momento delicatissimo. La nostra città non può essere lasciata sola. È tempo che chi governa prenda decisioni immediate e concrete: i catanesi meritano sicurezza e dignità”.

