È morto Emilio Fede, giornalista e storico volto della televisione italiana. Aveva 94 anni. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni. Fede era ricoverato presso la Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano.
Una carriera iniziata in Rai
La carriera di Emilio Fede iniziò in Rai negli anni Sessanta, dove si distinse come inviato di guerra in diversi scenari internazionali. Con il passare degli anni si affermò come uno dei giornalisti più riconoscibili del servizio pubblico, fino a diventare direttore del Tg1.
L’approdo in Fininvest e il Tg4
La svolta arrivò con l’approdo in Fininvest, il gruppo televisivo fondato da Silvio Berlusconi, che lo volle alla guida del Tg4. Da direttore del telegiornale della rete ammiraglia di Mediaset, Fede divenne un personaggio noto al grande pubblico, al centro di consensi e polemiche, segnando un’epoca nel giornalismo televisivo italiano.
I momenti più difficili e l’amore per Diana De Feo
La parabola professionale si interruppe bruscamente nel 2012, quando lasciò Mediaset dopo il coinvolgimento nell’inchiesta Ruby. Anni difficili che segnarono la sua carriera e la sua immagine pubblica.
Un altro momento doloroso della sua vita fu la morte della moglie Diana De Feo, giornalista e parlamentare di Forza Italia, sposata nel 1963 e compagna per quasi sessant’anni. La sua scomparsa, nel giugno 2021, lasciò Fede vedovo dopo una vita condivisa tra distanze geografiche ma con un rapporto quotidiano e profondo.
Emilio Fede è morto: un volto simbolo della televisione
Figura controversa e spesso discussa, Emilio Fede ha attraversato oltre mezzo secolo di informazione televisiva, diventando un protagonista indiscusso della storia dei telegiornali italiani. La sua morte chiude un capitolo importante della tv nazionale.